Anna Frank all'età di 11 anni, due anni prima che lei e la famiglia si nascondessero nell'appartamento segreto. Amsterdam, Olanda, 1940.
Espandi l’immagineA seguito di una diagnosi assai dubbia di schizofrenia, Gerda D. (allora commessa in un negozio) venne sterilizzata. Successivamente le autorità naziste le proibirono di sposarsi proprio perché non più in grado di avere figli. Luogo e data sconosciuti.
Espandi l’immagineEmmi G., cameriera sedicenne a cui era stata diagnosticata la schizofrenia. Emmi venne sterilizzata e mandata al centro d'eutanasia di Mesertiz-Obrawalde dove venne uccisa con un'overdose di tranquillizzanti, il l7 dicembre 1942. Luogo e data incerti.
Espandi l’immagineDonne ebree ai lavori forzati in un laboratorio di cucito. Ghetto di Lodz, Polonia, tra il 1940 e il 1944.
Espandi l’immagineBlanka era l'unica figlia di una famiglia molto unita che risiedeva a Lodz, in Polonia. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1937, e dopo l'invasione tedesca della Polonia, Blanka e sua madre rimasero a Lodz con la nonna di Blanka, che non era più in grado di viaggiare. Nel 1940, insieme ad altri parenti, furono poi obbligati a trasferirsi nel ghetto della città. Lì, Blanka lavorò prima in una panetteria e poi, con sua madre, in uno degli ospedali del ghetto, dove le due donne rimasero fino agli ultimi mesi del 1944, quando vennero deportate nel campo di concentramento di Ravensbrueck, in Germania. Da Ravensbrueck, Blanka e sua madre vennero quindi trasferite in un sottocampo di Sachsenhausen. Blanka fu obbligata a lavorare in una fabbrica di aeroplani (Arado-Werke), mentre sua madre venne infine spostata in un altro campo ancora. Dopo la liberazione da parte dell'esercito sovietico, nella primavera del 1945, Blanka, riuscì a tornare a Lodz, cercando riparo nelle case abbandonate, lungo la strada; una volta arrivata, scoprì che nessuno dei suoi parenti, inclusa sua madre, era sopravvissuto. Allora Blanka si trasferì prima a Berlino, poi in un campo profughi e infine, nel 1947, emigrò negli Stati Uniti.
Espandi l’immagineUn gruppo di prigioniere, nella cava del campo di concentramento di Plaszow, costrette a trascinare pesanti carichi di pietre. Polonia, 1944.
Espandi l’immagineDonne ebree, mandate ai lavori forzati, smistano abiti confiscati. Ghetto di Lodz, Polonia, data incerta.
Espandi l’immagineBaracche del settore femminile del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Polonia 1944.
Espandi l’immagineHildegard Kusserow, Testimone di Geova, fu detenuta per quattro anni in diversi campi di concentramento, incluso quello di Ravensbrueck. Germania, data incerta.
Espandi l’immagineRitratto di Ala Gartner, risalente a prima della guerra. Ala venne imprigionata ad Auschwitz, dove fece parte del movimento di resistenza del campo e dove venne impiccata per la parte avuta nel procurare la polvere da sparo con cui fu distrutto il Crematorio 4. Bedzin, Polonia, anni '30.
Espandi l’immagineHannah Szenes, paracadutista ebrea, nel Kibbutz di Sedot Yam, un insediamento agricolo collettivo. Palestina,1941.
Espandi l’immagineLa paracadutista ebrea Hannah Szenes con suo fratello, prima di partire per una missione di salvataggio. Palestina, marzo 1944.
Espandi l’immagineHaika Grosman fu tra gli organizzatori della Resistenza nel ghetto di Bialystok e partecipò alla rivolta scoppiata nel ghetto stesso. Polonia 1945.
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