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Fotografia aerea di Auschwitz II (Birkenau). Polonia, 21 dicembre 1944.
Fotografia con la didascalia: “... Dio non può volere che i malati e gli indisposti si riproducano”. L'immagine proviene da un film, prodotto dal Ministero della propaganda del Reich, che mirava, attraverso la propaganda, a creare nell'opinione pubblica supporto per il programma Eutanasia.
Fotografia di un poliziotto ebreo scattata durante la visita della Croce Rossa Internazionale nel ghetto di Theresienstadt. Le SS riuscirono a ingannare la delegazione facendole credere che il ghetto fosse in effetti un insediamento controllato e amministrato liberamente dagli Ebrei. Cecoslovacchia, 23 giugno 1944.
Fotografie identificative di un detenuto ebreo del campo di Auschwitz. Polonia, tra il 1940 e il 1945.
Fotografie identificative di un prigioniero accusato di essere omosessuale e da poco arrivato nel campo di concentramento di Auschwitz. Auschwitz, Polonia, tra il 1940 e il 1945.
Fotografie identificative di una detenuta del campo di Auschwitz. Polonia, tra il 1942 e il 1945.
Fotografie, carte geografiche e altri oggetti presentati come prove di fronte al Tribunale Militare Internazionale. Norimberga, Germania, tra il 20 novembre 1945 e il primo ottobre 1946.
Fotoritratto, scattato nel dopoguerra, di Piotr Kolenda. Proprietario terriero di Nowogrodek, egli conosceva le famiglie Dzienciolski e Bielski già da prima che scoppiasse la guerra. Durante il conflitto, egli aiutò le donne delle due famiglie a nascondersi, quando ancora non potevano rifugiarsi nei boschi, e continuò anche più tardi a dare assistenza ai membri del gruppo Bielski.
Franz Kusserow, Testimone di Geova, trascorse nove anni in prigione a causa del suo credo religioso. Bad Lippspringe, Germania, ca. 1950.
Fritz Glueckstein (a sinistra) durante un picnic con la sua famiglia a Berlino, Germania, nel 1932. Il padre di Fritz era Ebreo e frequentava una sinagoga liberale, mentre sua madre era Cristiana. Secondo le Leggi di Norimberga del 1935, Fritz avrebbe dovuto essere classificato come appartenente alla razza mista (Mischling) ma poiché suo padre era un membro della comunità religiosa ebraica, Fritz fu classificato come Ebreo.
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