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Jan Karski (in piedi), corriere clandestino del governo polacco in esilio. Nell’autunno del 1942, Karski informò l’Occidente sulle atrocità compiute dai nazisti contro gli ebrei in Polonia. Nella foto Jan Karski ritratto nel suo ufficio a Washington, DC, Stati Uniti, 1944.
Visitatori alla mostra “Arte degenerata” (Entartete Kunst) all’Hofgarten di Monaco, nel luglio del 1937. Tra le altre, nella foto si possono notare le opere di Lovis Corinth e Franz Marc.
Jan Karski, corriere clandestino per il governo polacco in esilio, nell’autunno del 1942 informò l’Occidente sulle atrocità compiute dai nazisti contro gli ebrei in Polonia. Washington, DC, Stati Uniti, 1943.
Jan Karski e il generale Colin Powell alla cerimonia di inaugurazione dell’Holocaust Memorial Museum americano. Washington, DC, 22 aprile 1993.
Ritratto di Janusz Korczak, dottore e scrittore ebreo polacco che dirigeva un orfanotrofio a Varsavia; 1930 circa.
Uno dei bidoni del latte usati dallo storico del ghetto di Varsavia Emanuel Ringelblum per conservare l’archivio segreto del ghetto “Oneg Shabbat”. Questo bidone del latte, identificato con il numero 2, fu dissotterrato al numero 58 di Nowolipki Street, a Varsavia, il 1° dicembre 1950.
Janusz Korczak fu un famoso dottore e scrittore che gestì un orfanotrofio per bambini ebrei a Varsavia dal 1911 al 1942. Korczak e il personale dell’orfanotrofio restarono al fianco dei loro bambini anche quando le autorità tedesche li deportarono a Treblinka nell’agosto del 1942, per ucciderli.
Avraham Tory (1909~2002) prestò servizio come segretario del consiglio ebraico (conosciuto anche come Ältestenrat) nel ghetto di Kovno, in Lituania. Tory tenne un diario dai primi giorni dell’invasione tedesca fino agli ultimi giorni del ghetto. Tory riteneva che fosse fondamentale documentare l’esperienza nel ghetto e conservare gli archivi segreti.
George Kadish (1910~1997) documentò segretamente la vita nel ghetto di Kovno in Lituania. Il risultato costituisce uno dei più importanti archivi fotografici della vita nel ghetto durante l’Olocausto.
Jan Karski era un corriere clandestino del governo polacco in esilio. Jan portò le prove dell’omicidio di massa degli ebrei europei agli Alleati occidentali. Karski denunciò le atrocità naziste nel ghetto di Varsavia e la deportazione degli ebrei nei centri di sterminio.
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