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Un ex prigioniero Rom (Zingaro) che era stato sottoposto dai Nazisti a esperimenti medici per rendere potabile l'acqua di mare. Campo di concentramento di Dachau, Germania, 1944.
Un fotografo insieme a un gruppo di Rom nomadi (Zingari). Probabilmenete la foto fu scattata in Cecoslovacchia, nel 1939.
Un gruppo di bambini a cui venne dato rifugio a Le-Chambon-sur-Lignon, una cittadina nel sud della Francia. Le Chambon-sur-Lignon, Francia, agosto1942.
Un gruppo di bambini ebrei profughi ospitati dalla Maison des Pupilles de la Nation, una casa per bambini ad Aspet. Questi bambini tornarono a casa grazie agli sforzi del Gruppo di Soccorso ai Bambini (Oeuvre de Secours aux Enfants, OSE) e dell'American Friends Service Committee. Aspet, Francia, all’incirca 1942.
Un gruppo di dimostranti fotografati durante una manifestazione anti-Israele. Washington, marzo 2010.
Un gruppo di immigrati fotografati durante una lezione. Stati Uniti, dopo la fine della guerra.
Un gruppo di partigiani ebrei nei boschi di Rudniki, vicino a Vilnius, tra il 1942 e il 1944.
Un gruppo di prigioniere, nella cava del campo di concentramento di Plaszow, costrette a trascinare pesanti carichi di pietre. Polonia, 1944.
Un gruppo di prigionieri di guerra ebrei, appartenuti all'esercito polacco, diretti ai lavori forzati. Magdeburgo, Germania, 1940.
Un gruppo di ragazze durante una lezione di cucito nella scuola Adas Israel amministrata dalla comunità ebraica tedesca. Berlino, Germania, anni '30.
Un gruppo di rifugiati ebrei polacchi arriva al campo profughi di Babenhausen, dove il Comitato Congiunto per la Distribuzione e l'Agenzia delle Nazioni Unite per l'Assistenza e la Riabilitazione organizzavano gli aiuti. Germania, 20 agosto 1947.
Un gruppo di sopravvissuti al campo di concentramento di Buchenwald, fortemente provati e denutriti, fotografati subito dopo la liberazione. Germania, dopo l'11 aprile 1945.
Un istruttore dell'esercito sovietico addestra i partigiani all'uso delle granate. Unione Sovietica, durante la guerra.
Un Maypole, o albero di maggio, sormontato da una svastica, allestito per una parata del Primo Maggio, in piazza Lustgarten a Berlino. Le vacanze di maggio divennero una celebrazione importante nel calendario nazista. Germania 26 aprile 1939.
Un medico sovietico visita i sopravvissuti del campo di concentramento di Auschwitz, poco dopo la liberazione. Polonia, 18 febbraio 1945.
Un motociclista legge un cartello con la scritta "Qui non vogliamo gli Ebrei". Germania, 1935 circa.
Un negozio di commercianti ebrei viene distrutto durante la Notte dei Cristalli (Kristallnacht). Berlino, Germania, novembre 1938.
Un negozio di maglieria svuotato e distrutto durante il pogrom organizzato dal movimento fascista Guardia di Ferro, che durò dal 21 al 23 gennaio 1941. Bucarest, Romania, gennaio 1941.
Un passante si ferma a leggere un numero del giornale antisemita "Der Stuermer" (L'Assalitore) in una bacheca di Berlino. "Der Stuermer" veniva diffuso in tutta la Germania tramite queste bacheche, poste vicino alle fermate degli autobus, nelle strade più frequentate, nei parchi e nelle mense delle fabbriche. Berlino, Germania, probabilmente negli anni '30.
Un passo del diario di Anna Frank, datato 10 ottobre 1942: "Questa fotografia mi ritrae come vorrei apparire sempre. Se fossi così, potrei avere ancora qualche speranza di andare a Hollywood. Ho paura, però, di avere un aspetto decisamente diverso, adesso." Amsterdam, Olanda.
Un pedone si ferma a leggere l'avviso di una riunione pubblica in programma il 3 dicembre per sollecitare gli Americani a boicottare le Olimpiadi di Berlino del 1936. New York, Stati Uniti, 1935.
Un poliziotto polacco controlla i documenti di un abitante ebreo del ghetto di Varsavia. Varsavia, Polonia, febbraio 1941.
Un poliziotto polacco perquisisce la borsa di una donna ebrea nel ghetto di Varsavia. Varsavia, Polonia, febbraio 1941.
Un poliziotto tedesco interrroga un cittadino ebreo accusato di aver cercato di introdurre clandestinamente una forma di pane nel ghetto di Varsavia. Varsavia, Polonia, 1942-43.
Un poster antisemita realizzato in Polonia nel marzo del 1941. La didascalia recita: "Gli Ebrei sono pidocchi e portano il tifo." Questo cartellone, opera dei Tedeschi, mirava a instillare la paura degli Ebrei nelle menti dei Polacchi di religione cristiana.
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