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Questa gonna in taffetà e cotone risale agli anni '20. Apparteneva a una donna Rom (Zingara) nata a Francoforte e vissuta in Germania prima della guerra. Arrestata dai Nazisti, venne internata prima ad Auschwitz e poi a Ravensbrück, Mauthausen e Bergen-Belsen, dove morì nel marzo 1945, poco prima che il campo venisse liberato. Anche suo marito e due dei suoi sei figli furono uccisi in campo di concentramento.
Libri antisemiti per bambini, pubblicati nel 1936 a Norimberga, in Germania. Il titolo, in tedesco, tradotto letteralmente significa: "Ci si può fidare di una volpe nella brughiera come della parola di un Ebreo: un volume illustrato per giovani e adulti". La copertina ritrae una volpe nella brughiera e la caricatura di un Ebreo che presta giuramento.
Questo zaino marrone venne usato da Ruth Berkowitz per trasportare i suoi averi durante la fuga che da Varsavia doveva portarla in Giappone, attraverso la Lituania e l'Unione Sovietica. I Nazisti, prima, e i Sovietici, poi, le confiscarono però la maggior parte del contenuto durante il viaggio. [Dalla Mostra "Fuga e Soccorso" organizzata dal Museo Americano dell'Olocausto.]
Un set di "tefillin" (filatteri) contenuti in una borsa ricamata. I filatteri sono oggetti rituali indossati dagli Ebrei osservanti, durante le preghiere del mattino. Questo set fu trovato sul cadavere di una vittima di una "marcia della morte", sepolto nei pressi di Regensburg, in Germania.
Le pagine qui riportate provengono da un libro delle preghiere in ebraico distrutto durante la Notte dei Cristalli (Kristallnacht), il pogrom che ebbe luogo tra il 9 e 10 novembre 1938. Queste pagine vennero danneggiate dal fuoco durante la distruzione della sinagoga di Bobenhausen (Germania). La comunità ebraica di Giessen le ha donate al Museo dell'Olocausto americano nel 1989.
Un pass d'accesso alla galleria del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. Questi pass venivano spesso condivisi da diverse persone che poterono così assistere ad alcune delle sessioni di quei processi storici.
Nel novembre del 1944, dopo che le SS l'avevano trasferita da Auschwitz ai lavori forzati in una fabbrica di velivoli di Friburgo (Germania), Yona Wygocka Dickmann realizzò questo pettine in alluminio usando pezzi di aeroplano. Yona iniziò a utilizzare il pettine quando i suoi capelli, che erano stati rasati a zero ad Auschwitz, cominciarono a ricrescere.
Due portacandele comprati in Polonia e usati ogni venerdì durante la celebrazione del sabato ebraico. Alcuni profughi ebrei polacchi sfuggiti all’invasione tedesca del 1939 portarono con loro questi portacandele a Vilnius.
Terza pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Julius Streicher, Wilhelm Keitel, Walter Funk, e Hjalmar Schacht, seguiti da alcune informazioni biografiche.
Quarta pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Hjalmar Schacht, Karl Doenitz, Baldur von Schirach, Fritz Sauckel, e Albert Speer, seguiti da alcune informazioni biografiche.
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