5 gennaio
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento apre il campo di Herzogenbusch, a Vught, in Olanda. Al suo interno le SS istituiranno prima un campo di transito (Vught), il 16 gennaio, e poi un campo femminile, il 12 giugno 1943.

18-22 gennaio
Le SS e le unità della polizia deportano circa 6.500 Ebrei dal ghetto di Varsavia al centro di sterminio di Treblinka e ne fucilano altri 1.400 ancora all’interno del ghetto. Alcuni membri dell’Organizzazione Combattente Ebraica (Zydowska Organizacja Bojowa; ZOB) cercano di opporsi con le armi alla deportazione.

Febbraio
Il 16 dicembre 1942, il Reichsführer delle SS Heinrich Himmler aveva emanato un decreto per la deportazione in uno speciale campo per famiglie all’interno di Auschwitz-Birkenau di tutti i Rom (Zingari) residenti nel Reich. Obbedendo a questo decreto, nel mese di febbraio le autorità di polizia tedesche deportano quasi 18.000 Rom ad Auschwitz.

5-12 febbraio
Le SS, insieme alla polizia e a forze ausiliarie, cominciano la distruzione del ghetto di Bialystock, uccidendo circa 1.000 Ebrei e deportandone altri 10.000 nel centro di sterminio di Treblinka, dove la maggior parte verrà immediatamente assassinata.

6-15 febbraio
In Grecia, le autorità tedesche ordinano agli Ebrei di Salonicco di trasferirsi all’interno del ghetto, di indossare la stella gialla e di rispettare il coprifuoco.

16 febbraio
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento trasforma ufficialmente in campo di concentramento Majdanek, che fino a questo momento era servito a rinchiudere prigionieri di guerra, e ne affida la direzione alle Waffen SS di Lublino. Nel periodo compreso tra la sua creazione, nell’ottobre 1941, e il luglio del 1944, tra gli 80.000 e i 100.000 prigionieri moriranno a Lublino/Majdanek. Di questi, almeno il 75% erano Ebrei.

26 febbraio
All’interno di Auschwitz Birkenau le autorità tedesche aprono il campo-zingari di Blle, dove il 26 febbraio arriva il primo grande trasporto di Rom provenienti dalla cosiddetta Grande Germania.

3-22 marzo
Le autorità d’occupazione bulgare deportano 11.343 Ebrei residenti in Tracia, Macedonia e Pirot, consegnandoli ai Tedeschi. Questi ultimi li trasferiranno nel campo di sterminio di Treblinka 2. Quasi nessuno di loro sopravvivrà.

15 marzo
Le SS, insieme alla polizia e a unità dell’esercito, cominciano la deportazione degli Ebrei da Salonicco, in Grecia, verso Auschwitz. Tra il 20 marzo e il 18 agosto, circa 46.000 Ebrei greci arriveranno nel campo e le SS uccideranno la maggior parte di loro nelle camere a gas di Birkenau. Durante l’occupazione della Grecia, i Tedeschi deporteranno e elimineranno tra i 59.000 e i 65.000 Ebrei.

15 marzo
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS apre il campo di Riga-Kaiserwald, nei pressi della città di Riga, in Lettonia.

22 marzo
Dal 3 al 22 marzo, le autorità d’occupazione bulgare deportano 11.343 Ebrei dalla Tracia, dalla Macedonia e da Pirot, e li consegnano ai Tedeschi, i quali li deporteranno poi nel campo di sterminio di Treblinka 2. Quasi nessuno di loro sopravvivrà.

4 aprile
Re Boris di Bulgaria informa i rappresentanti diplomatici tedeschi che il suo governo non deporterà gli Ebrei di Sofia e non li consegnerà alle autorità germaniche.

7 aprile
Le SS chiudono il centro di sterminio di Chelmo. L’Unità Speciale delle SS Lange distrugge tutte le prove dei massacri avvenuti nel campo e lo abbandona quattro giorni più tardi.

19 aprile-16 maggio
In quella che è conosciuta come la rivolta del ghetto di Varsavia, gruppi di combattenti Ebrei resistono al tentativo dei Tedeschi di distruggere il ghetto. Le SS e le unità di polizia uccidono circa 7.000 Ebrei durante la soppressione della rivolta e ne deportano altri 7.000 a Treblinka. L’Ufficio che coordina l’Operazione Reinhard deporterà poi circa 42.000 sopravvissuti alla rivolta in parte nel campo di concentramento di Lublino/Majdanek (18.000) e in parte a Trawniki, Poniatowa, Budzyn, Krasnik e in altri campi adibiti ai lavori forzati nel distretto di Lublino, città che si trova all’interno del Governatorato Generale. Alcuni combattenti della Resistenza riusciranno a fuggire dal ghetto e a unirsi ai gruppi partigiani che vivono nei boschi intorno a Varsavia. La rivolta del ghetto di Varsavia è la prima insurrezione armata di civili ad avere luogo in uno dei paesi europei occupati dai Tedeschi.

30 aprile
Le autorità tedesche istituiscono a Bergen-Belsen un “campo residenza” per ospitare quegli Ebrei che potrebbero diventare oggetto di scambio con i Tedeschi catturati dagli Alleati. Questo campo si trova all’interno di una struttura già esistente, destinata a ospitare prigionieri di guerra. L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS deciderà poi di trasformare ufficialmente questo “campo residenza” in un vero e proprio campo di concentramento, dove moriranno più di 36.000 prigionieri, per la maggior parte Ebrei.

Giugno
Entro la fine della primavera del 1943, le SS, la polizia e unità dell’esercito uccideranno almeno 1.340.000 Ebrei e un numero indeterminato di partigiani, di Rom (Zingari) e di funzionari statali sovietici e del Partito Comunista Sovietico.

21 giugno
Il Comandante delle SS (Reichsführer-SS) Heinrich Himmler ordina la distruzione di tutti i ghetti che si trovano negli Stati Baltici e in Bielorussia (Reichskommissariat Ostland) e la deportazione nei campi di concentramento di tutti gli Ebrei che vi risiedono e che sono in grado di lavorare.

23 giugno
Il comandante delle SS Heinrich Himmler ordina la liquidazione dei ghetti ancora esistenti all’interno del Governatorato Generale e il trasferimento di tutti gli Ebrei ancora in grado di lavorare nei campi per lavori forzati; coloro che non sono in grado di lavorare, invece, saranno deportati nei campi di sterminio all’interno della parte di Polonia occupata dai Tedeschi.

2 agosto
Alcuni prigionieri ebrei organizzano una rivolta nel campo di sterminio di Treblinka. Nonostante circa 200 prigionieri riescano a scappare, le SS dell’Unità Speciale di Treblinka, aiutate dalla gendarmeria locale tedesca e da unità dell’esercito, riescono a riprenderli e a ucciderli. Successivamente, le autorità delle SS sovrintenderanno ai lavori, eseguiti da un piccolo gruppo di prigionieri, con i quali il campo verrà smantellato e ogni traccia della sua esistenza rimossa. Dopo la fine dei lavori, nel novembre del 1943, l’Unità Speciale di Treblinka fucilerà tutti gli Ebrei che vi avevano preso parte.

6 agosto-settembre
Le autorità tedesche deportano nei campi di concentramento in Estonia circa 8.000 Ebrei da Vilnius (Wilno; Vilna).

15-28 agosto
Nonostante abbia inizialmente accettato di deportare gli Ebrei dalle province della Valacchia e della Moldava, il governo romeno guidato dal Maresciallo Ion Antonescu modifica la propria decisione e rifiuta di consegnare gli Ebrei ai Tedeschi.

16 agosto
Le SS, insieme a unità di polizia e a personale ausiliario, cominciano la liquidazione del ghetto di Bialystock. Entro il 21 agosto i Tedeschi deporteranno dal ghetto ai centri di sterminio, o ai campi per lavori forzati che si trovano nel Governatorato Generale, i 40.000 Ebrei sopravvissuti.

8 settembre
L’Italia, alleata della Germania, si arrende incondizionatamente agli Alleati. L’esercito tedesco e le unità di polizia occupano il nord del paese.

15 settembre
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS apre il campo di Vaivara, vicno a Reval, in Estonia.

23 settembre
Le SS ordinano la deportazione finale degli Ebrei dal ghetto di Vilnius (o Wilno). Unità della polizia e delle SS deporteranno circa 4.000 Ebrei nel campo di sterminio di Sobibor, mentre altri verranno trasferiti nei campi di concentramento di Kaiserwald e Vaivara, e nei campi per lavori forzati situati in Estonia – che era stata occupata dalla Germania. Circa 3.000 Ebrei rimarranno nei campi di lavoro di Vilnius e delle zone vicine.

20 settembre-ottobre
Circa 7.200 Ebrei fuggono dalla Danimarca in Svezia, con l’aiuto della Resistenza danese e di molti altri semplici cittadini.

Ottobre
In qualità di alto ufficiale delle SS e Capo della polizia di Trieste - incarico che gli era stato assegnato nel settembre 1943 - il Generale delle SS Odilo Globocnik autorizza l’istituzione del campo di transito e di detenzione della Risiera di San Sabba, a Trieste. Il campo è dotato sia di camere a gas mobili montate su furgoni che di forni crematori. A San Sabba, le SS e i loro collaboratori uccideranno tra le 3.000 e le 5.000 persone, per la maggior parte partigiani, ma anche Ebrei. Il campo funzionerà principalmente come campo di transito per gli Ebrei di Trieste e della costa adriatica, da dove le SS li deporteranno a Auschwitz e in altri campi di concentramento. In diversi momenti, però, esso funzionerà anche come centro di sterminio.

14 ottobre
Alcuni prigionieri Ebrei del campo di sterminio di Sobibor danno inizio a una rivolta armata e circa 300 di loro riescono a fuggire. Le SS e le unità di polizia, con l’aiuto di unità dell’esercito, riescono a riprenderne 100, che vengono subito uccisi. Dopo la rivolta, l’Unità Speciale delle SS di stanza a Sobibor decide lo smantellamento del campo.

15-18 ottobre
Le autorità d’occupazione tedesche catturano e deportano gli Ebrei di Roma e delle zone limitrofe. Tra il settembre del 1943 e il 1945, i Tedeschi uccideranno circa 7.800 Ebrei italiani. Praticamente tutti gli Italiani rimasti vittime dell’Olocausto moriranno a Auschwitz-Birkenau.

21-23 ottobre
I Tedeschi uccidono tra i 3.000 e i 6.000 Ebrei che ancora vivono nel ghetto di Minsk, utilizzando o le camere a gas montate su furgoni o la fucilazione in una località chiamata Maly Trostinec.

26 ottobre
Le autorità tedesche deportano circa 2.700 Ebrei di Kovno (Kaunas) nei campi di lavoro di Vaivara e Klooga, in Estonia, e ad Auschwitz.

1 novembre
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS converte il ghetto di Kovno (Kaunas; Kovne) in campo di concentramento (Kauen).

2 novembre
Le autorità tedesche liquidano il ghetto di Riga e fucilano le circa 2.000 persone che ancora vivono al suo interno.

3 novembre
Le SS e unità della polizia portano a termine l’Operazione Festival del Raccolto (Aktion Erntefest), cioè l’assassinio degli Ebrei che erano stati destinati ai lavori forzati nei campi di Lublin/Majdanek, Trawniki e Poniatowa. Durante questa operazione, le SS e la polizia uccideranno almeno 42.000 persone.

2 dicembre
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento converte Buna, un sottocampo di Auschwitz, in campo di concentramento principale, ribattezzandolo Auschwitz III o Monowitz.