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Rovine di un edificio nel ghetto di Kovno, distrutto quando i tedeschi cercarono di obbligare gli ebrei a uscire dai loro rifugi durante la demolizione finale del ghetto. Fotografia di George Kadish. Kovno, Lituania, agosto 1944.
Una scultura in memoria del dottore ebreo polacco Janusz Korczak, posta sulla facciata esterna di un ospedale scolastico a lui intitolato, a Olsztyn, in Polonia.
L‘obiettivo del Programma Eutanasia nazista era di uccidere le persone con disabilità mentali e fisiche. Nella visione nazista, questo sarebbe servito a purificare la razza “ariana” dalle persone considerate geneticamente difettose e un peso per la società.
Emanuel Ringelblum prima della Seconda Guerra Mondiale Ringelblum nacque il 21 novembre 1900 nella cittadina di Buczacz che a quel tempo faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico (nel periodi tra le due guerre quella zona si trovava in Polonia; oggi Buczacz fa parte dell’Ucraina). Ringelblum conseguì il dottorato in Storia all’Università di Varsavia nel 1927. A Varsavia, conobbe sua moglie, Yehudis Herman, e nel 1930 ebbero un figlio, che chiamarono Uri. Fin da giovane, Emanuel Ringelblum fece…
I leader nazisti cercarono di controllare la Germania non solo dal punto di vista politico, ma anche culturale. Il regime limitò i tipi di opere d’arte che potevano essere realizzate, messe in mostra e vendute. Nel 1937, il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels decise di mostrare al pubblico le forme d’arte che il regime non considerava accettabili e organizzò la confisca e la mostra della cosiddetta arte “degenerata”.
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