Il Dr. Joseph Jaksy salvò 25 Ebrei durante la guerra procurando loro rifugi sicuri, denaro, medicine e documenti falsi. Jasky fu riconosciuto "Giusto tra le Nazioni". Cecoslovacchia, prima della guerra.
Espandi l’immagineJohannes Post organizzò a Nieuwlande una rete di 250 persone che aiutava gli Ebrei a fuggire da Amsterdam, procurando loro rifugi sicuri e documenti falsi. Post venne dichiarato "Giusto tra le Nazioni" nel 1965. Olanda, data incerta.
Espandi l’immagineGertruda Babilinska con Michael Stolovitzky, un ragazzo ebreo da lei nascosto. Yad Vashem l'ha riconosciuta "Giusta tra le Nazioni". Vilnius 1943.
Espandi l’immagineHermine Orsi ospitò in casa sua molti Ebrei e ne aiutò altri a trovare un rifugio a Le Chambon-sur-Lignon. Yad Vashem l'ha dichiarata "Giusta fra le Nazioni". Marsiglia, Francia, 1940.
Espandi l’immagineIl pastore calvinista Gerardus Pontier e sua moglie, Dora Wartena, a Yad Vashem, dove venne loro reso omaggio per aver nascosto bambini ebrei in Olanda. Pontier e Wartema furono dichiarati "Giusti tra le Nazioni". Gerusalemme, Israele, 1968.
Espandi l’immagineBert e Anna Bochove - che nascosero 37 Ebrei nella loro farmacia di Huizen (un sobborgo di Amsterdam) - posano insieme ai loro figli. I Bochove vennero poi riconosciuti "Giusti tra le Nazioni". Olanda, 1944 o 1945.
Espandi l’immagineSemmy Woortman-Glasoog con Lientje, una bimba ebrea di nove mesi che Semmy tenne nascosta. Woortman-Glasoog fu parte attiva di una rete clandestina che trovava famiglie cui affidare i bambini ebrei, oltre a procurare nascondigli e documenti falsi. Semmy venne poi dichiarata "Giusta tra le Nazioni". Amsterdam, Olanda, tra il 1942 e il 1944.
Espandi l’immagineLa casa di Amsterdam dove Tina Strobos nascose più di 100 Ebrei, in un nascondiglio costruito appositamente. La polizia fece irruzione nella casa otto volte, ma gli Ebrei non vennero mai scoperti. Olanda, data incerta.
Espandi l’immagineFoto tessera di Dirke Otten, la quale diede la sua carta d'identità ad una donna ebrea per metterla in salvo. Dirke Otten e suo marito arrivarono a nascondere in casa loro anche 50 Ebrei alla volta. Nieuwlande, Olanda, data incerta.
Espandi l’immagineSei ragazze ebree che si nascosero dai Nazisti nel convento domenicano di Lubbeek, vicino ad Hasselt. Belgio, tra l'ottobre 1942 e l'ottobre 1944.
Espandi l’immagineIl Dr. Joseph Jaksy mentre posacon (da sinistra a destra) Valeria Suran, Lydia Suran e con sua moglie. Le sorelle Suran furono tra i 25 Ebrei salvati dal Dr. Jaski durante la guerra. Cecoslovacchia, data incerta.
Espandi l’immagineMarcus Melchior, capo dei rabbini danesi, avvertì la propria congregazione dell'intenzione dei Tedeschi di rastrellare gli Ebrei. Melchior stesso entrò in clandestinità e fuggì poi in Svezia. Copenhagen, Danimarca, prima del 1943.
Espandi l’immaginePescatori danesi (in primo piano), durante l'occupazione tedesca della Danimarca, traghettano alcuni Ebrei attraverso uno stretto canale verso la salvezza in Svezia (paese rimasto neutrale). Svezia 1943.
Espandi l’immaginePescatori danesi usarono questa barca, durante l'occupazione tedesca, per trasportare gli Ebrei verso la salvezza in Svezia. Danimarca, 1943 o 1944.
Espandi l’immagineDelegati quaccheri del Comitato di Assistenza degli Amici Americani che organizzarono un'operazione di assistenza e di salvataggio a Tolosa. Francia, gennaio 1941.
Espandi l’immagineHannah Szenes nel giardino di casa sua a Budapest prima di trasferirsi in Palestina, dove sarebbe diventata paracadutista e avrebbe compiuto numerose missioni di salvataggio. Budapest, Ungheria, prima del 1939.
Espandi l’immagineUn gruppo di bambini a cui venne dato rifugio a Le-Chambon-sur-Lignon, una cittadina nel sud della Francia. Le Chambon-sur-Lignon, Francia, agosto1942.
Espandi l’immagineStefania Podgorska (a destra), ritratta con la sorella più piccola Helena (a sinistra); Stefania procurò regolarmente del cibo agli Ebrei del ghetto di Przemysl, aiutandoli così a sopravvivere nella Polonia occupata dai Tedeschi. Inoltre, dopo la distruzione del ghetto, nel 1943, ella salvò 13 Ebrei nascondendoli nella sua soffitta. Przemysl, Polonia, 1944.
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