Nel 1945, Fela venne liberata a Bergen-Belsen dall'esercito Inglese e venne quindi inviata in un campo profughi amministrato dagli Americani a Feldafing, vicino a Monaco di Baviera. Nel 1946, si sposò, quando ancora viveva all'interno del campo, e successivamente emigrò negli Stati Uniti.
La gente a Feldafing veniva da tutta Europa, non solo dalla Polonia. In quel campo c'erano Ebrei ungheresi, Ebrei rumeni, Ebrei cecoslovacchi e anche Ebrei greci. E tutto quello che facevamo era andare in giro e provare a fare amicizia e magari trovare qualcuno che conoscevamo. Ma, come ho detto, questo non accadde mai. Gli Americani, tra le altre cose, organizzavano lezioni d'arte e proiezioni di film. Poi organizzavano la nostra gente ... i sopravvissuti che erano musicisti ... e poi li portavano anche negli altri campi a dare concerti. E che ci crediate o no [organizzavano] anche dei balli per quelli che erano abbastanza in salute per andarci. Avevamo anche una polizia nostra, ebraica, che controllava che fossimo al sicuro da ... sapete ... da intrusi. Ci tenevano occupati. Ma il problema era che non c'era futuro, stando lì dentro. Dove saremmo andati da lì, non lo sapevamo.
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