1941: le date più importanti
È nel corso del 1941, in un momento non precisato, che Adolf Hitler, Heinrich Himmler, Reinhard Heydrich e altri alti funzionari del regime decidono l’eliminazione totale degli Ebrei residenti in Europa.
10 gennaio
In Olanda, le autorità tedesche d’occupazione ordinano che tutti gli Ebrei registrino le proprie generalità in Comune.
Gennaio
Il capo dell’RSHA Reinhard Heydrich consegna la bozza del piano con cui realizzare in tutta l’Europa controllata dalla Germania la “Soluzione Finale” al cosiddetto “problema ebraico”.
21-23 gennaio
Sostenuti dai servizi segreti tedeschi, i dirigenti della Guardia di Ferro si ribellano al Generale rumeno Ion Antonescu, colpevole di eccessiva cautela nell’adottare misure più dure contro gli Ebrei e gli oppositori politici. Aiutati dalla Wermacht (le forze armate tedesche) e dal Ministero degli Esteri tedesco, Antonescu e l’esercito romeno soffocano il tentativo di ribellione, non prima però che alcuni membri della Guardia di Ferro siano riusciti a scatenare un violento pogrom nei quartieri ebraici di Bucarest, che causa la morte di più di 100 Ebrei.
1 marzo
Heinrich Himmler ordina la costruzione, nei pressi del paesino di Birkenau (Brzezinka), di un campo grande abbastanza da ospitare 100.000 prigionieri di guerra; la nuova struttura viene realizzata a circa un miglio dal campo di concentramento di Auschwitz.
1 marzo
L’Ungheria, la Romania e la Slovacchia avevano firmano il Patto Tripartito rispettivamente il 20, il 23, e il 24 novembre 1940, entrando così a far parte dell’Asse. Il primo marzo 1941, vengono seguite dalla Bulgaria, mentre il cosiddetto Stato Indipendente Croato firmerà il 15 giugno.
3-20 marzo
Le autorità tedesche istituiscono il ghetto di Cracovia, in Polonia, e lo isolano immediatamente dal resto della città.
Marzo-Aprile
Ufficiali della Gestapo negoziano con i rappresentanti dell’esercito tedesco e degli Alti Comandi gli accordi con i quali vengono definite l’autorità e le funzioni delle Unità Mobili della Polizia di Sicurezza Tedesca e della SD, anche conosciute come Einsatzgruppen. Queste unità verranno inviate al di là della linea del fronte dopo l’invasione dell’Unione Sovietica, per portare a termine operazioni speciali.
Marzo
Nella Francia occupata, le autorità tedesche aprono il campo d’internamento di Beaune-la-Rolande per imprigionarvi sia gli Ebrei francesi che quelli di altre nazionalità residenti nel paese. Da quel momento, le autorità tedesche interneranno regolarmente gli Ebrei a Beaune-la-Rolande, così come in altri campi, prima di trasferirli a Drancy da dove le SS li deporteranno poi nel campo di concentramento di Auschwitz e nel campo di sterminio di Sobibor.
6 aprile
La Germania, appoggiata da altre forze dell’Asse, invade la Yugoslavia e la Grecia. Il 10 aprile, il movimento clandestino separatista e terrorista degli Ustascia croati si impadronisce del potere e, con l’appoggio di Germania e Italia, proclama lo Stato Indipendente di Yugoslavia.
7 aprile
Le autorità tedesche d’occupazione istituiscono due ghetti a Radom, nei quali costringono a trasferirsi l’intera popolazione ebraica della città.
Aprile
Il complesso industriale chimico della I.G. Farben comincia la costruzione dell’impianto di Buna, utilizzando i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. Situata nei pressi della città polacca di Monowitz, a poche miglia da Auschwitz, la fabbrica viene battezzata dai manager della I.G. Farben “Sezione Buna”.
1 maggio
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS decide di trasformare Gross-Rosen in campo di concentramento autonomo; precedentemente esso faceva parte del complesso di Sachsenhausen.
Maggio
Nella Francia occupata, le autorità tedesche aprono il campo di internamento di Pithiviers, per rinchiudervi sia gli Ebrei francesi che quelli di altre nazionalità. Da quel momento, le autorità tedesche interneranno regolarmente gli Ebrei a Pithiviers e in altri campi prima di trasferirli a Drancy, da dove le SS li deporteranno poi nel campo di concentramento di Auschwitz e nel campo di sterminio di Sobibor.
21 maggio
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS apre il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, vicino a Strasburgo, in Francia.
15 giugno
Il cosiddetto Stato Indipendente di Croazia firma il Patto Tripartito, seguendo così l’esempio di Ungheria, Romania, Slovacchia e Bulgaria che si erano unite all’alleanza nel 1940 e nel 1941.
22 giugno
L’“Operazione Barbarossa” dà inizio all’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania Nazista. Seguendo i precedenti accordi tra le SS, la Polizia e l’esercito, Unità Mobili di Sicurezza e ufficiali delle SD - le cosiddette Einsatzgruppen – entrano in Unione Sovietica al seguito delle truppe tedesche. Alle Einsatzgruppen il comandante dell’RSHA Heydrich ha affidato il compito di identificare, radunare e uccidere gli Ebrei, insieme agli ufficiali dell’esercito sovietico e a tutti coloro considerati ostili alla Germania. Le Squadre delle Einsatzgruppen cominciano a eseguire fucilazioni di massa già alla fine del giugno 1941.
26-30 giugno
Ufficiali della polizia e dell’esercito rumeno uccidono almeno 4.000 Ebrei nella città di Lasi, in Romania.
Luglio
Nel corso del mese di luglio del 1941, l’Einsatzkommando 9 trucida circa 5.000 Ebrei a Vilnius, in Lituania.
17 luglio
In conseguenza di un incontro con le maggiori autorità naziste avvenuto il giorno precedente, Hitler affida a Heinrich Himmler il compito di garantire la sicurezza dei Tedeschi che si trovano al di là della linea del fronte, all’interno dell’Unione Sovietica. Nei giorni e nelle settimane successive, Himmler nomina tre alti ufficiali delle SS e della Polizia rispettivamente Comandante della Russia Settentrionale, della Russia Centrale e della Russia Meridionale con il compito di coordinare e incrementare le operazioni di sterminio già iniziate dalle Einsatzgruppen.
19 luglio
In Bielorussa, le autorità tedesche istituiscono il ghetto di Minsk. Entro il 25 luglio, tutti gli Ebrei della città e delle immediate vicinanze saranno internati nel ghetto.
31 luglio
Il Maresciallo del Reich Hermann Göring incarica Reinhard Heydrich, comandante dell’RSHA, di fare i passi necessari alla realizzazione della “soluzione finale alla questione ebraica” – un eufemismo per indicare l’eliminazione totale della popolazione ebraica europea.
Agosto
Le autorità croate istituiscono i primi due campi di concentramento di quello che diventerà poi il complesso di Jasenovac, dove i Croati uccideranno decine di migliaia di prigionieri, inclusi Serbi, Ebrei, Rom (Zingari), Musulmani e Croati stessi, tutti colpevoli di opporsi al regime per ragioni politiche o religiose.
1 agosto
Le autorità tedesche istituiscono un ghetto a Bialystock, sede amministrativa di una regione che, nell’estate del 1941, era stata incorporata nella Grande Germania come distretto autonomo. I Tedeschi costringeranno circa 50.000 Ebrei a trasferirsi nel ghetto di Bialystock.
15 agosto
Le autorità tedesche isolano dal resto della città il ghetto di Kovno (Kaunasò, in Yiddish Kovne) nel quale risiedono circa 30.000 Ebrei.
20 agosto
A Drancy, Francia, i Tedeschi aprono un campo di internamento e di transito per Ebrei da dove le SS li deporteranno poi nei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e di Sobibor.
24 agosto
Grazie, almeno in parte, alle aperte proteste dell’arcivescovo cattolico di Münster, Clemens von Galen, Hitler ordina la cessazione delle uccisioni previste dal programma “Eutanasia”. Fino a questo momento, circa 70.000 persone sono già state uccise dal personale sanitario tedesco delle istituzioni che facevano parte del programma. Nonostante questo, però, le uccisioni di bambini e adulti affetti da malattie fisiche e mentali continueranno. Tra i metodi utilizzati c’erano la morte per fame, le iniezioni letali, e la deliberata mancanza di assistenza o terapie per curare le malattie gravi.
27-29 agosto
Le SS e le unità della polizia, aiutati da personale ausiliario locale e dall’esercito tedesco, uccidono 223.600 Ebrei a Kamenets-Podolsk (Kamenets-Podol'skiy), in Ucraina, durante un’operazione coordinata da Friedrich Jeckeln, alto ufficiale delle SS e capo della polizia ucraina.
28 agosto
Le autorità tedesche aprono un campo di detenzione a Compiègne, in Francia. Inizialmente destinato ai prigionieri di guerra (e chiamato Royallieu o Fron Stalag 122) esso servirà poi soprattutto come campo di transito per intellettuali francesi ed ebrei e per prigionieri politici. Questi prigionieri verranno poi trasferiti a Drancy da dove saranno più tardi deportati a Buchenwald, Dachau e Auschwitz.
1 settembre
Il Ministro degli Interni del Reich ordina che gli Ebrei sopra i sei anni d’età e residenti in Germania debbano sempre avere sugli abiti una stella gialla (la Stella di David) quando si trovano in pubblico.
2 settembre
Circa 3700 Ebrei di Vilnius vengono trucidati dai Tedeschi nel vicino bosco di Ponary (Paneriai).
3 settembre
Nel campo di concentramento di Auschwitz, ufficiali delle SS mettono in atto i primi esperimenti per l’eliminazione dei prigionieri con il gas Zyklon B. Le vittime sono tutte prigionieri di guerra sovietici.
6 settembre
Le autorità tedesche isolano i due ghetti di Vilnius, in Lituania. Pochi giorni dopo, circa a metà settembre, nel vicino bosco di Ponary tutti i 4500 Ebrei che vi risiedono saranno trucidati dalle SS, aiutate da agenti di polizia e da personale ausiliario.
29-30 settembre
Comandati da Friedrich Jeckeln, alto ufficiale delle SS e capo della polizia ucraina, soldati delle SS e unità di polizia, aiutati da ausiliari ucraini e da personale militare tedesco, fucilano circa 33.000 persone, per la maggior parte Ebrei, nella gola di Babi Yar, alla periferia di Kiev, in Ucraina. Nei mesi successivi, unità tedesche uccideranno altre migliaia di Ebrei, Rom (Zingari) e prigionieri di guerra sovietici, sempre a Babi Yar.
15 ottobre
Dopo l’autorizzazione ufficiale di Hitler, i Tedeschi cominciano a deportare gli Ebrei residenti in Germania, Austria e Cecoslovacchia: essi verranno trasferiti in varie località all’interno dei territori occupati, ma anche a Theresienstadt, nel Protettorato di Boemia e Moravia. Dal 15 ottobre 1941 e fino al 29 ottobre 1942, i Tedeschi deporteranno circa 183.000 Ebrei tedeschi, austriaci e cecoslovacchi nei ghetti, nei campi di transito, nei campi di sterminio e nei luoghi delle fucilazioni nei Paesi Baltici, in Bielorussia, nel Governatorato Generale e nel ghetto di Lodz.
15 ottobre
Heinrich Himmler incarica le SS e il capo della Polizia del Distretto di Lublino - il generale delle SS Odilo Globocnik - di mettere in atto quella che più tardi sarà conosciuta come “Operazione Reinhard”, cioè l’assassinio di tutti gli Ebrei che risiedono all’interno del Governatorato Generale. Nell’ambito dell’Operazione Reinhard verranno trucidati circa un milione e settecentomila Ebrei, per la maggior parte di cittadinanza polacca.
Fine ottobre
I primi detenuti giungono al campo per prigionieri di guerra delle Waffen-SS situato poco fuori Lublino, nel Governatorato Generale.
23 ottobre
Il governo tedesco proibisce agli Ebrei di emigrare dal Terzo Reich.
25 ottobre
Le autorità tedesche isolano dal resto della città il ghetto di Riga, in Lettonia, in cui vivono circa 30.000 Ebrei.
29 ottobre
A Fort IX, nei pressi della città di Kovno (Kaunas; Kovne) le SS - insieme ad unità di polizia e a personale ausiliario lituano - uccidono circa 9.200 Ebrei provenienti dal ghetto.
Novembre
Per ordine di Globocnik, Wirth invia a Belzec, Sobibor e Malkinia squadre composte da ingegneri, operai edili e guardie, che costruiranno i centri di sterminio previsti dall’Operazione Reinhard.
8 novembre
Le autorità tedesche del Distretto di Galizia (nel Governatorato Generale) ordinano che entro il 15 dicembre sia creato un ghetto all’interno della città di Lvov (Lwow; L’viv).
24 novembre
Le autorità tedesche istituiscono il campo-ghetto di Theresienstadt all’interno della città fortificata di Terezin, nel Protettorato di Boemia e Moravia, il quale era sotto il controllo della Germania.
29 novembre-8 dicembre
Nei boschi di Rumbuli e Biekernieki, vicino a Riga, le SS, la polizia e membri del personale ausiliario lettone, uccidono circa 26.000 Ebrei prelevati dal ghetto della città.
7 dicembre
Il Giappone attacca gli Stati Uniti, bombardando la flotta americana a Pearl Harbor.
8 dicembre
Gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone ed entrano nel secondo conflitto mondiale.
8 dicembre
Cominciano le operazioni di uccisione dei prigionieri nel centro di sterminio di Chelmo, che si trova circa 30 miglia a nordovest di Lodz. Il centro opererà dal dicembre 1941 fino al marzo 1943 e poi di nuovo per un breve periodo nel giugno e nella prima parte del luglio del 1944.
11 dicembre
La Germania e l’Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti.