Esplora una lista in odine alfabetico di oggetti risalenti all'Olocausto e alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni oggetto racconta una storia su quel periodo storico e illustra l'esperienza umana di quel periodo.
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Un affidavit firmato da Rudolf Hoess attesta l'uccisione nelle camere a gas dei prigionieri Ebrei di Auschwitz, quando Hoess era il comandante del centro di sterminio. Il testo in tedesco dice: "Dichiaro sotto giuramento che dal 1941 al 1943, durante il periodo in cui ero comandante del Campo di Concentramento 2 di Auschwitz, milioni di Ebrei furono messi a morte nelle camere a gas e mezzo milione eliminato con altri mezzi. Rudolf Hoess. 14 maggio 1946." La confessione è firmata anche da Josef Maier,…
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
Avviso affisso nel 1939 all'Hotel Reichshof, Amburgo (Germania). L'annuncio, in rosso, informa gli ospiti Ebrei dell'albergo che è loro vietato accedere al ristorante, al bar e ai saloni. L'amministrazione dell'hotel richiede che gli Ebrei consumino i pasti nelle loro stanze. In accordo alle leggi di Norimberga del 1935, in Germania gli Ebrei erano sistematicamente esclusi dai luoghi pubblici.
Nell’aprile del 1945, l’esercito russo liberò il campo di concentramento di Sachsenhausen. Nel campo, i soldati russi rinvennero questa edizione tedesca del Vecchio e Nuovo Testamento sul cadavere di un prigioniero Testimone di Geova La Bibbia fu inviata ai parenti sopravvissuti del prigioniero.
Uno dei bidoni del latte usati dallo storico del ghetto di Varsavia Emanuel Ringelblum per conservare l’archivio segreto del ghetto “Oneg Shabbat”. Questo bidone del latte, identificato con il numero 2, fu dissotterrato al numero 58 di Nowolipki Street, a Varsavia, il 1° dicembre 1950.
Cartelli vietanti l'accesso agli Ebrei, come quello raffigurato qui, erano affissi nei luoghi pubblici (inclusi parchi, teatri, cinema e ristoranti) in tutta la Germania nazista. Questo avviso, in lingua tedesca, dice: "Qui non vogliamo gli Ebrei".
We would like to thank Crown Family Philanthropies, Abe and Ida Cooper Foundation, the Claims Conference, EVZ, and BMF for supporting the ongoing work to create content and resources for the Holocaust Encyclopedia. View the list of donor acknowledgement.