Esplora una lista in odine alfabetico di oggetti risalenti all'Olocausto e alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni oggetto racconta una storia su quel periodo storico e illustra l'esperienza umana di quel periodo.
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Yona Wygocka Dickmann si fabbricò questo coltello usando dell'alluminio e un pezzo di una sega, mentre si trovava ai lavori forzati in una fabbrica di aeroplani di Friburgo (Germania), dove le SS l'avevano trasferita, proveniente da Auschwitz, nel novembre 1944. Yona si servì del coltello per tagliare in due la sua razione di pane giornaliera e farla così durare di più.
Copia ciclostilata della copertina del programma che veniva distribuito all'interno del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga.
Hanna Muller modificò questa gonna, usando l'orlo per aggiungerle delle tasche. La gonna le era stata consegnata al suo arrivo ad Auschwitz, nel 1944.
Questa grande cassapanca di legno fu usata dal Comitato per l’aiuto agli ebrei (nome in codice “Żegota”) per nascondere i documenti d’identità falsi alle autorità naziste. Żegota era un’organizzazione clandestina di polacchi ed ebrei che operava nella Polonia occupata dai nazisti dal dicembre del 1942 al gennaio del 1945. Con il supporto del governo polacco in esilio, l’organizzazione coordinava le attività volte a salvare gli ebrei dalla persecuzione dei nazisti e dalla loro furia…
Questa fotografia ritrae alcuni dei 190 blocchi di granito donati al Museo dell'Olocausto degli Stati Uniti dall'amministrazione del Monumento Commemorativo a Mauthausen, in Austria. I Nazisti costituirono il campo di concentramento di Mauthausen nel 1938, nei pressi di una cava abbandonata. I prigionieri venivano obbligati a trasportare questi massi salendo una scala di più di 180 gradini. I blocchi più piccoli pesavano tra i 13 e i 20 chili ognuno; quelli più grandi potevano anche superare i 35 chili.…
Dopo essere stato deportato da Theresienstadt ad Auschwitz, nel 1942, Karel Bruml fu assegnato al settore denominato Buna-Monovitz, dove indossava questo berretto come prigioniero destinato ai lavori forzati. In particolare, Bruml lavorava nel settore Buna, destinato alla lavorazione della gomma sintetica.
Il giornale "Der Stuermer", ferocemente antisemita, era la voce semi-ufficiale della Germania Nazista. In questo numero del 1934 il giornale mette in guardia i lettori contro i piani di dominio mondiale degli Ebrei. L'articolo, intitolato "Chi è il nemico?", accusa gli Ebrei di aver distrutto l'ordine sociale e di volere la guerra mentre il resto del mondo non desidera che la pace. Der Stuermer, luglio 1934.
Uno dei documenti principali per calcolare il numero delle vittime del programma nazista chiamato "Eutanasia" è il registro scoperto in un classificatore dalle truppe americane nel 1945, nel centro di sterminio di Hartheim, Austria. La pagina di destra riporta in dettaglio il numero di pazienti che furono "disinfettati" ogni mese del 1940. L'ultima colonna indica che 35.224 persone furono uccise quell'anno.
Un inserto preparato per i soldati americani. Il diagramma, pubblicato nell'edizione europea del "Notiziario per le Forze Armate", spiega il rinvio a giudizio degli imputati dei processi di Norimberga. 1945.
La Bibbia di famiglia raffigurata in questa fotografia apparteneva a André Trocme, pastore protestante a Le Chambon-sur-Lignon, in Francia; essa contiene, tra l'altro, i suoi appunti per i sermoni. Durante la guerra Trocme e i suoi compaesani aiutarono gli Ebrei, specialmente bambini, a nascondersi dai Tedeschi. Il loro intervento salvò migliaia di rifugiati, di cui circa 5.000 erano Ebrei. Parte del testo in francese che si legge qui, scritto da Trocme, dice: "Beati coloro che hanno fame e sete di…
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