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  • La giacca indossata da Abraham Lewent durante la prigionia

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    Abraham Lewent indossava questa giacca come parte dell'uniforme consegnatagli al suo arrivo nel campo di concentramento di Buchenwald, nel 1944. Abraham fu prima deportato dal ghetto di Varsavia al campo di Maidanek e successivamente trasferito in diversi altri campi in Germania. .

    La giacca indossata da Abraham Lewent durante la prigionia
  • La gonna di una donna Rom (Zingara)

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    Questa gonna in taffetà e cotone risale agli anni '20. Apparteneva a una donna Rom (Zingara) nata a Francoforte e vissuta in Germania prima della guerra. Arrestata dai Nazisti, venne internata prima ad Auschwitz e poi a Ravensbrück, Mauthausen e Bergen-Belsen, dove morì nel marzo 1945, poco prima che il campo venisse liberato. Anche suo marito e due dei suoi sei figli furono uccisi in campo di concentramento.

    La gonna di una donna Rom (Zingara)
  • Libri antisemiti per bambini

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    Libri antisemiti per bambini, pubblicati nel 1936 a Norimberga, in Germania. Il titolo, in tedesco, tradotto letteralmente significa: "Ci si può fidare di una volpe nella brughiera come della parola di un Ebreo: un volume illustrato per giovani e adulti". La copertina ritrae una volpe nella brughiera e la caricatura di un Ebreo che presta giuramento.

    Libri antisemiti per bambini
  • Lo zaino di Ruth Berkowitz

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    Questo zaino marrone venne usato da Ruth Berkowitz per trasportare i suoi averi durante la fuga che da Varsavia doveva portarla in Giappone, attraverso la Lituania e l'Unione Sovietica. I Nazisti, prima, e i Sovietici, poi, le confiscarono però la maggior parte del contenuto durante il viaggio. [Dalla Mostra "Fuga e Soccorso" organizzata dal Museo Americano dell'Olocausto.]

    Lo zaino di Ruth Berkowitz
  • Oggetti religiosi rinvenuti su una vittima di una marcia della morte

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    Un set di "tefillin" (filatteri) contenuti in una borsa ricamata. I filatteri sono oggetti rituali indossati dagli Ebrei osservanti, durante le preghiere del mattino. Questo set fu trovato sul cadavere di una vittima di una "marcia della morte", sepolto nei pressi di Regensburg, in Germania.

    Oggetti religiosi rinvenuti su una vittima di una marcia della morte
  • Pagine di un libro delle preghiere in ebraico, danneggiato durante la Notte dei Cristalli

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    Le pagine qui riportate provengono da un libro delle preghiere in ebraico distrutto durante la Notte dei Cristalli (Kristallnacht), il pogrom che ebbe luogo tra il 9 e 10 novembre 1938. Queste pagine vennero danneggiate dal fuoco durante la distruzione della sinagoga di Bobenhausen (Germania). La comunità ebraica di Giessen le ha donate al Museo dell'Olocausto americano nel 1989.

    Tag: Germania
    Pagine di un libro delle preghiere in ebraico, danneggiato durante la Notte dei Cristalli
  • Pass d'ingresso al Tribunale Internazionale di Norimberga

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    Un pass d'accesso alla galleria del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. Questi pass venivano spesso condivisi da diverse persone che poterono così assistere ad alcune delle sessioni di quei processi storici.

    Pass d'ingresso al Tribunale Internazionale di Norimberga
  • Pettine realizzato da Yona Wygocka Dickmann

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    Nel novembre del 1944, dopo che le SS l'avevano trasferita da Auschwitz ai lavori forzati in una fabbrica di velivoli di Friburgo (Germania), Yona Wygocka Dickmann realizzò questo pettine in alluminio usando pezzi di aeroplano. Yona iniziò a utilizzare il pettine quando i suoi capelli, che erano stati rasati a zero ad Auschwitz, cominciarono a ricrescere.

    Pettine realizzato da Yona Wygocka Dickmann
  • Portacandele portati a Vilnius da un profugo ebreo polacco

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    Due portacandele comprati in Polonia e usati ogni venerdì durante la celebrazione del sabato ebraico. Alcuni profughi ebrei polacchi sfuggiti all’invasione tedesca del 1939 portarono con loro questi portacandele a Vilnius.

    Portacandele portati a Vilnius da un profugo ebreo polacco
  • Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 3

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    Terza pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Julius Streicher, Wilhelm Keitel, Walter Funk, e Hjalmar Schacht, seguiti da alcune informazioni biografiche.

    Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 3
  • Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 4

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    Quarta pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Hjalmar Schacht, Karl Doenitz, Baldur von Schirach, Fritz Sauckel, e Albert Speer, seguiti da alcune informazioni biografiche.

    Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 4
  • Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 5

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    Quinta pagina della lista degli imputati del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Albert Speer, Franz von Papen, Alfred Jodl, Konstantin von Neurath, Artur Seyss-Inquart, Erich Raeder, and Hans Fritzsche, seguiti da alcune informazioni biografiche.

    Programma del Tribunale Militare Internazionale, pagina 5
  • Programma del Tribunale Militare Internazionale, prima pagina

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    La prima delle pagine contenenti la lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era all'interno del programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Herman Goering, Rudolf Hess, Joachim von Ribbentrop e Alfred Rosenberg, seguiti da alcune informazioni biografiche.

    Programma del Tribunale Militare Internazionale, prima pagina
  • Riproduzione della porta di una camera a gas di Maidanek

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    La fotografia ritrae lo stampo della porta di una camera a gas del campo di sterminio di Maidanek, vicino a Lublino, in Polonia. Questo stampo è stato commissionato dal Museo dell'Olocausto americano. Maidanek era un campo di concentramento adibito anche ai lavori forzati e allo sterminio. Ogni camera a gas del campo era dotata di una porta di metallo a chiusura ermetica, che veniva saldamente bloccata con un catenaccio prima dell'introduzione nella stanza del gas letale. Le SS potevano osservare l'intera…

    Riproduzione della porta di una camera a gas di Maidanek
  • Rotoli della Torah profanati

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    Questi rotoli (uno proveniente dalla sinagoga di Vienna e l'altro da Marburg) contenenti la Torah, furono profanati durante la Notte dei Cristalli (Kristallnacht), il violento pogrom antisemita scoppiato il 9 e 10 novembre 1938. Il pogrom si propagò in tutta la Germania, che in quel periodo includeva l'Austria e la regione cecoslovacca dei Sudeti. I rotoli di questa fotografia furono recuperati da cittadini tedeschi che li custodirono fino a dopo la fine della guerra.

    Rotoli della Torah profanati
  • Un paio di stivali che Jacob Polak ricevette dalla Croce Rossa

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    I sopravvissuti ai campi di concentramento non avevano più niente, inclusi beni fondamentali come le scarpe. Nel giugno o luglio del 1945, la Croce Rossa diede questi stivali dell'esercito statunitense a Jacob Polak, quando fu rimpatriato in Olanda.

    Un paio di stivali che Jacob Polak ricevette dalla Croce Rossa
  • Una bambola proveniente dal ghetto di Cracovia

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    Questa bambola, che risale agli anni '30, apparteneva a Zofia Burowska (Chorowicz) che l'ha donata alMuseo dell'Olocausto degli Stati Uniti. I suoi genitori le avevano dato la bambola prima della guerra e lei l'aveva tenuta anche mentre viveva nei ghetti di Wolbrun e di Cracovia, in Polonia. La bambola e alcuni altri beni della sua famiglia furono poi affidati ad alcuni amici non ebrei, affinché li custodissero. Zofia venne prima deportata in un campo destinato ai lavori forzati per Ebrei, vicino a…

    Una bambola proveniente dal ghetto di Cracovia
  • Una fascia da braccio bianca con una Stella di David blu

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    Questa fascia bianca con una Stella di David ricamata in blu, da mettere al braccio, venne indossata da Dina Offman per tutto il periodo in cui visse nel ghetto di Stopnica, in Polonia, dal 1939 al 1941.

    Una fascia da braccio bianca con una Stella di David blu
  • Una fascia da braccio bianca con una Stella di David blu

    Oggetti

    Questa fascia bianca con una Stella di David ricamata in blu, da mettere al braccio, venne indossata da Dina Offman per tutto il periodo in cui visse nel ghetto di Stopnica, in Polonia, dal 1939 al 1941.

    Una fascia da braccio bianca con una Stella di David blu
  • Una mappa intitolata "Esecuzioni di Ebrei effettuate dalla Squadra della Morte A"

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    Questa mappa accompagnava un rapporto tedesco segreto e non datato sull'eliminazione in massa degli Ebrei da parte della "Einsatzgruppen A" (Squadra della Morte Mobile A). Durante i Processi Internazionali di Norimberga, la mappa fu introdotta come prova a carico sia dal collegio accusatorio americano sia da quello inglese. Il documento - intitolato "Esecuzioni di Ebrei effettuate dalla Squadra della Morte A" e riportante il timbro "Questioni segrete del Reich" - mostra il numero di Ebrei uccisi…

    Una mappa intitolata "Esecuzioni di Ebrei effettuate dalla Squadra della Morte A"
  • Una pagina del programma del Tribunale Militare Internazionale

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    Piantina dell'aula di tribunale. La pianta è contenuta nel programma ciclostilato che veniva distribuito durante i processi che si tenevano di fronte al Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. 1945.

    Una pagina del programma del Tribunale Militare Internazionale
  • Valigia di un profugo

    Oggetti

    Valigia (1939 circa) usata da un profugo ebreo fuggito in Giappone dall’Europa occupata dai nazisti. Questa valigia è ricoperta da etichette delle numerose tappe del viaggio, tra cui una di un albergo di Mosca (in alto a sinistra), una della compagnia marittima NYK (in alto al centro) e sei di alberghi sparsi in tutto il Giappone. [Dalla mostra speciale dell’USHMM “Il volo verso la salvezza”.]

    Valigia di un profugo
  • Cosa rende possibile la guerra?

    Domande per stimolare la discussione

    La persecuzione degli Ebrei e di altri gruppi era già tra le politiche del governo quando i nazisti salirono al potere nel 1933. Ma, dopo l’invasione tedesca della Polonia avvenuta il 1° settembre 1939, la guerra offrì l’opportunità e la motivazione per l’adozione di politiche naziste più estreme. L’80° anniversario dello scoppio della seconda guerra mondiale è un’occasione per riflettere su alcune domande fondamentali relative al ruolo della guerra. Quali possibilità furono create…

    Cosa rende possibile la guerra?
  • La nostra città brucia

    Musica

    Mordecai Gebirtig, nato a Cracovia (Polonia) nel 1877, scriveva poesie e canzoni in Yiddish. Nel 1936 scrisse "Undzer shtetl brent!" dopo un pogrom che aveva avuto luogo nella città polacca di Przytyk. Durante la guerra, la canzone divenne molto popolare nel ghetto di Cracovia e ispirò molti giovani a prendere le armi contro i Nazisti. Oltre a venir cantata in molti altri ghetti e nei campi di concentramento, questa canzone venne anche tradotta in polacco e in molte altre lingue. Gebirtig venne ucciso…

  • La nostra primavera

    Musica

    Mordecai Gebirtig, autore di poesie e canzoni in Yiddish, era nato nel 1877 a Cracovia, in Polonia. Gebirtig fu confinato nel ghetto di Cracovia nel marzo 1942 e scrisse "La nostra primavera" nell'aprile dello stesso anno. Le parole descrivono la desolazione e la disperazione della vita nel ghetto.

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