Nel 1919 Robert e suo fratello Karl fondarono il gruppo giovanile Nerother Bund, nella regione di Colonia; come altri gruppi giovanili in Germania, il Nerother Bund mirava ad avvicinare i ragazzi alla natura, attraverso il campeggio e l'escursionismo. A volte, il forte cameratismo degli adolescenti si trasformava in relazioni omosessuali che il Nerother Bund accettava così come, all'epoca, facevano molti altri gruppi tedeschi.
1933-39: Poco dopo essere saliti al potere, nel 1933, i Nazisti sciolsero tutte le associazioni giovanili indipendenti, esortando i loro membri ad entrare nella Gioventù Hitleriana. Robert si rifiutò e continuò segretamente il suo rapporto con il Nerother Bund. Nel 1936, con il nuovo codice penale nazista, in particolare il Paragrafo 175 che metteva fuori legge l'omosessualità, Robert venne giudicato colpevole e imprigionato con altri 13 membri del Nerother Bund.
1940-41: Robert fu uno degli oltre 50.000 uomini, durante il regime nazista, che vennero condannati a causa del Paragrafo 175. All'inizio del 1941, Robert si trovava già nel campo di concentramento di Dachau dove, come molti altri che erano stati imprigionati grazie alla nuova legge, egli doveva portare sugli abiti un triangolo identificativo rosa. Quelli cosiddetti "del 175" venivano di solito segregati in baracche speciali, oltre ad essere soggetti a un trattamento particolarmente duro e spesso emarginati anche dagli altri prigionieri.
Robert morì a Dachau nel 1941, a soli 44 anni. I dettagli della sua morte sono tuttora sconosciuti.
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