1934: le date più importanti
24 gennaio
Il governo tedesco vieta agli Ebrei di far parte dell’Associazione denominata Fronte del Lavoro; l’appartenenza a tale associazione è però obbligatoria per gli operai e gli impiegati e quindi questo decreto priva, di fatto, gli Ebrei della possibilità di trovare un impiego nel settore privato, e nega a chi è già impiegato di godere dei benefici degli altri iscritti.
30 giugno-2 luglio
In quello che venne definito “l’affare Röhm” o anche “la Notte dei Lunghi Coltelli”, Hitler ordina l’eliminazione dei più alti gradi delle SA (Sturmabteilungen; Reparti d’Assalto), una formazione paramilitare affiliata al Partito Nazista. A seguito delle pressioni da parte di numerosi alti ufficiali dell’esercito tedesco - il cui appoggio è necessario a Hitler per diventare Presidente della Germania dopo l’ormai prossima morte di Hindenburg - tra il 30 giugno e il 2 luglio Hitler usa le SS per assassinare il capo di stato maggiore delle SA Ernst Röhm e i suoi ufficiali. Le SS eliminano anche diversi rappresentanti del partito conservatore colpevoli di avere espresso riserve nei confronti del regime nazista, tra i quali il Generale Kurt von Schleicher, che era stato Cancelliere prima di Hitler, e l’ex Primo Ministro della Baviera, Gustav von Kahr. In seguito alla richiesta di Hitler, il parlamento tedesco (Reichstag) dichiara le uccisioni legittime, basandosi sull’accusa, del tutto falsa, che Röhm e i suoi ufficiali avessero pianificato di rovesciare il governo.
20 luglio
Come ricompensa per il ruolo avuto nell’eliminazione di Röhm - avvenuta tra il 30 giugno e il 2 luglio precedenti - Hitler trasforma le SS in una formazione indipendente e affiliata al Partito Nazista. Da questo momento le SS, che in precedenza erano subordinate alle SA, ubbidiranno soltanto a Hitler stesso, in qualità di capo della nazione (Führer). Comandante delle SS viene nominato Heinrich Himmler.
2 agosto
Muore von Hindenburg. Con il sostegno delle forze armate tedesche Hitler diventa il nuovo Presidente della Germania.
19 agosto
Hitler abolisce l’ufficio del Presidente e, pur mantenendo la carica di Cancelliere, si auto dichiara Führer del Reich e del Popolo tedesco. Da questo momento le decisioni di Hitler non sono più subordinate alle leggi dello stato e Hitler diventa così il dittatore assoluto della Germania. La sua autorità non ha più limiti né legali né costituzionali.
7 ottobre
Le congregazioni dei Testimoni di Geova di tutta la Germania inviano al governo una lettera in cui dichiarano la propria neutralità politica e respingono allo stesso tempo le decisioni del governo che limitano lo svolgimento delle pratiche religiose.
Novembre-dicembre
Il comandante delle SS Himmler trasferisce il controllo di tutte le forze della polizia di stato all’ufficio di Berlino della Gestapo, a sua volta comandato dal suo vice, Reinhard Heydrich.
10 dicembre
Il comandante delle SS Himmler crea l’Ispettorato ai Campi di Concentramento e ne affida la direzione al Generale delle SS Theodor Eicke. Le SS assumono così formalmente il controllo di tutto il sistema di campi di concentramento, la cui creazione era iniziata nel 1934.