Membri della Guardia Hilinka marciano per le strade di una città in Slovacchia, uno stato satellite della Germania nazista. Data incerta.
Espandi l’immagineVittime degli orrori delle SS tedesche e delle Croci Frecciate ungheresi all'interno del ghetto; questi corpi furono ritrovati nel cortile della sinagoga di Pestor, in via Dohany. Budapest, Ungheria, gennaio 1945.
Espandi l’immaginePrigionieri ebrei provenienti dalla Macedonia e dalla Tracia (che erano state occupate dalla Bulgaria) nella fabbrica di tabacchi "Monopol", che veniva usata come campo di transito; saranno poi deportati nel campo di sterminio di Treblinka. Skopje, Macedonia, 11-31 marzo 1943.
Espandi l’immaginePrigionieri ebrei provenienti dalla Macedonia e dalla Tracia (che erano state occupate dalla Bulgaria) nella fabbrica di tabacchi "Monopol", che veniva usata come campo di transito; saranno poi deportati nel campo di sterminio di Treblinka. Skopje, Macedonia, 11-31 marzo 1943.
Espandi l’immaginePoliziotti tedeschi e i loro collaboratori ucraini obbligano gli Ebrei a spogliarsi prima di fucilarli. Chernigov, Unione Sovietica, 1942.
Espandi l’immagineCollaborazionisti lituani sorvegliano un gruppo di Ebrei prima dell'esecuzione. Ponary, giugno-luglio 1941.
Espandi l’immagineNazisti e uomini della milizia lettone fanno spogliare i prigionieri ebrei - prima di fucilarli - lungo la fossa che diventerà la loro tomba. Foto scattata nei pressi di Liepja, Lettonia, dicembre 1941.
Espandi l’immagineCadaveri di prigionieri scoperti dalle truppe sovietiche nel campo per lavori forzati di Klooga. Le guardie naziste e i loro collaboratori estoni avevano ucciso i prigionieri e poi li avevano ammucchiati per bruciarli. Estonia, settembre 1944.
Espandi l’immaginePierre Laval, capo del governo della Francia di Vichy e collaboratore dei Nazisti. Francia, data incerta.
Espandi l’immagineVidkun Quisling, capo del governo norvegese che collaborava con i Tedeschi, esegue il saluto nazista durante una cerimonia a Oslo. Norvegia, dopo l'aprile 1940.
Espandi l’immagineI membri del partito delle Croci Frecciate, che appoggiava i Tedeschi, massacrarono migliaia di Ebrei lungo le rive del Danubio. Questa foto ritrae i momenti immediatamente successivi a uno di quei massacri. Budapest, Ungheria, 1944.
Espandi l’immagineMembri del partito fascista ungherese delle Croci Frecciate arrestano alcuni Ebrei. Budapest, Ungheria, ottobre-dicembre 1944.
Espandi l’immagineHoria Sima, capo della Guardia di Ferro e vice primo ministro del governo rumeno nel 1940. Bucarest, Romania, 1940.
Espandi l’immagineUna sinagoga sefardita distrutta durante il pogrom attuato dalla Guardia di Ferro dal 21 al 23 gennaio 1941. Bucarest, Romania, gennaio 1941.
Espandi l’immaginePoliziotti obbligano alcuni Ebrei rumeni - espulsi da Lasi dopo essere sopravvissuti a un pogrom - a salire su un treno per essere portati a Calarasi. Lasi, Romania, fine giugno 1941.
Espandi l’immagineSoldati rumeni sovrintendono la deportazione degli Ebrei da Kishinev. Kishinev, Bessarabia, Romania, 28 ottobre 1941.
Espandi l’immagineSoldati Ustascia (i fascisti croati) conducono un gruppo di persone verso il luogo dell'esecuzione, nella regione dell'Herzegovina, in Croazia; dopo la divisione della Jugoslavia, nel paese era subentrato un governo fascista che appoggiava la Germania. Croazia, tra il 1941 e il 1944.
Espandi l’immagineSoldati Ustascia (i fascisti croati) uccidono un prigioniero a colpi di pugnale e baionetta. Jugoslavia, tra il 1941 e il 1944.
Espandi l’immagineGuardie Ustascia (i fascisti croati) ordinano a un Ebreo di togliersi un anello, prima di fucilarlo. Campo di concentramento di Jasenovac, Yugoslavia, tra il 1941 e il 1945.
Espandi l’immagineBambini - alcuni seduti, altri addormentati sul pavimento - a Sisak, un campo di concentramento creato per i più piccoli dagli Ustascia, i fascisti croati. Yugoslavia, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Espandi l’immagineVittime delle atrocità compiute dagli Ustascia (i fascisti croati) sulle rive del fiume Sava. Campo di concentramento di Jasenovac, Jugoslavia, tra il 1941 e il 1945.
Espandi l’immagineDurante la Seconda Guerra Mondiale, il regime nazista finanziò e facilitò le trasmissioni radiofoniche antisemite e antibritanniche del Gran Muftì di Gerusalemme, Haji al-Husayni. Quest'ultimo era un nazionalista arabo e un leader religioso che cercava in quel modo di mobilitare i Musulmani dei Balcani e del Medio Oriente affinché appoggiassero la Germania e i paesi dell'Asse. Alla fine della guerra, Haji al-Husayni venne arrestato nella zona della Germania occupata dai Francesi. Dopo che le autorità lo fecero trasferire in Francia, al-Husayni fuggì in Egitto dove continuò a produrre e diffondere propaganda che mirava ad alimentare l'odio contro i Sionisti, contro gli Ebrei e contro Israele. Morì nel 1974.
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