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Dopola Seconda Guerra Mondiale, gli Alleati rimpatriarono milioni di profughi nei loro paesi d'origine. Tuttavia centinaia di migliaia di persone, inclusi più di 250.000 Ebrei, non poterono o non vollero ritornare in quei paesi. La maggior parte dei profughi ebrei preferì lasciare l'Europa per raggiungere o la Palestina o gli Stati Uniti. Gli Alleati li ospitarono in campi creati nella Germania occupata, fino a quando non furono in grado di trasferirsi. In questo filmato, i Sionisti Ebrei protestano…
La maggior parte dei prigionieri di guerra (in inglese indicati con la sigla POWs - prisoners of war) veniva trattata bene, se paragonata agli altri prigionieri dei campi di concentramento. Tuttavia, come spiega il Capitano olandese Boullard, ex prigioniero, in questo filmato girato nel campo di Dachau, alcuni erano soggetti a violenti pestaggi e costretti a eseguire lavori estremamente duri.
La Francia firmò l'armistizio con la Germania il 22 giugno 1940, riconoscendo il diritto delle autorità tedesche a sovrintendere all'amministrazione del paese. Da quel momento, inoltre, la sicurezza nazionale passò sotto la giurisdizione delle autorità militari germaniche. In questo filmato, una corte marziale tedesca processa a Parigi cittadini francesi accusati di essersi opposti alle disposizioni delle forze d'occupazione. Nonostante la dura amministrazione militare della giustizia, i Tedeschi non…
L'esercito americano liberò Dachau nell'aprile del 1945. Qui, i sopravvissuti del campo cantano una canzone intitolata "Hatikva" (Speranza), in attesa che il Rabbino David Eichhoren, dell'esercito americano, celebri uno dei primi riti religiosi ebraici ad aver luogo dopo la liberazione.
Uomini Rom (Zingari), ai lavori forzati per la costruzione di un campo di internamento, probabilmente quello di Jasenovc, in Croazia; i prigionieri vengono sorvegliati da Ustascia (fascisti croati) e da soldati tedeschi. Il regime degli Ustascia croati si alleò con la Germania durante la Seconda Guerra Mondiale e realizzò un proprio programma di sterminio. Il regime croato uccise ben 50.000 Rom in tutta la Yugoslavia.
Il campo di concentramento di Dachau, a nordovest di Monaco (Germania), venne istituito dai Nazisti nel 1933 e fu il primo a funzionare regolarmente. Circa dodici anni dopo, il 29 aprile 1945, le armate americane liberarono il campo. C'erano, in quel momento, circa 30.000 prigionieri prossimi alla morte per fame. Questo filmato mostra una veduta aerea del campo e del cancello che chiudeva il recinto destinato ai prigionieri.
Per impedire agli Ebrei di accedere alle strade che non facevano parte del ghetto, le diverse aree del quartiere ebraico erano unite da un ponte. Prima che il ghetto venisse definitivamente chiuso, le poche entrate ed uscite erano presidiate da posti di controllo. Nei primi mesi, la vita nel ghetto aveva avuto un'apparenza di normalità, ma ben presto la mancanza di cibo e di abitazioni adeguate aveva cominciato ad esigere il proprio dazio.
Il cosiddetto Processo ai Medici costituì uno dei 12 processi per crimini di guerra tenutisi nell'ambito dei Processi Secondari di Norimberga, di fronte a un tribunale americano. Sotto accusa si trovavano medici e infermiere che avevano partecipato all'uccisione di cittadini tedeschi fisicamente o mentalmente minorati, o che avevano compiuto esperimenti medici sui prigionieri dei campi di concentramento. Qui, Maria Kusmierczuk e Jadwiga Dzido, sopravvissute al lager e vittime di quegli esperimenti,…
La pacificazione è una strategia diplomatica che prevede concessioni a una potenza straniera aggressiva con lo scopo di evitare la guerra. È comunemente associata al primo ministro britannico Neville Chamberlain, in carica dal 1937 al 1940. Negli anni Trenta, il governo britannico perseguì una politica di pacificazione nei confronti della Germania nazista. Oggi, quella strategia di pacificazione è considerata un fallimento, poiché non fu in grado di scongiurare la Seconda Guerra Mondiale.
Nell’autunno del 1940, le autorità tedesche imprigionarono centinaia di migliaia di ebrei nel ghetto di Varsavia. Nel periodo di massima espansione, nel ghetto vivevano più di 400.000 ebrei che i tedeschi costringevano a vivere in condizioni terribili e in continuo peggioramento. Tra il 1940 e il maggio del 1943, le autorità tedesche avrebbero deportato più di 275.000 ebrei nel campo di sterminio di Treblinka con l’obiettivo di eliminarli. Inoltre, altre decine di migliaia di ebrei sarebbero state…
Le teorie dell’eugenetica, o “igiene razziale” nel contesto tedesco, influenzarono molte delle politiche persecutorie della Germania nazista.
Nel periodo immediatamente dopo l’Olocausto, molti sopravvissuti non riuscivano a immaginare la possibilità di un futuro per gli ebrei in Europa e desideravano una patria in cui gli ebrei non fossero più una minoranza vulnerabile. Le loro speranze si concretizzarono il 14 maggio 1948 con la creazione del moderno Stato di Israele. Gli ebrei erano legati alla Terra di Israele, dal punto di vista storico e religioso, da migliaia di anni.
La Germania nazista commise uccisioni di massa su scala senza precedenti. I nazisti, i loro alleati e i loro collaboratori uccisero sei milioni di ebrei. Questo genocidio sistematico e attuato dallo stato è oggi noto con il nome di Olocausto. I nazisti, i loro alleati e i loro collaboratori commisero anche altre atrocità di massa e,durante la Seconda Guerra Mondiale, perseguitarono e uccisero milioni di persone non ebree.
Quando i nazisti salirono al potere nel 1933, in Germania vivevano diverse migliaia di Neri. Il regime nazista li prese di mira e li perseguitò in quanto i nazisti ritenevano che fossero di razza inferiore. Anche se non esisteva un programma centralizzato e sistematico che prendesse di mira le persone nere con l’obiettivo di eliminarle, molte di queste furono comunque imprigionate, sterilizzate e uccise dai nazisti.
Queste date fondamentali riguardano la cronologia degli eventi relativi ai Protocolli dei Savi di Sion, la più famosa e distribuita pubblicazione antisemita dei tempi moderni.
I tedeschi si servirono del campo di rieducazione al lavoro di Syrec, alla periferia di Kiev, dal maggio del 1942 all’ottobre del 1943. Il campo di Syrec fu un campo fondamentale per alimentare il terrore nazista nell’Ucraina occupata dai sovietici. I prigionieri di Syrec furono anche obbligati ad aiutare i nazisti nel tentativo di distruggere le prove dell’Olocausto.
Nell’autunno del 1940, le autorità tedesche crearono un ghetto a Varsavia, la più grande città della Polonia con la più grande popolazione di ebrei. Circa il 30% della popolazione di Varsavia era stipata in un’area che occupava il 2,4% della città.
L’Olocausto è stata la persecuzione sistematica, organizzata dallo Stato, e l’assassinio di sei milioni di ebrei europei ad opera del regime nazista tedesco, dei suoi alleati e dei suoi collaboratori. Un processo che si è evoluto nel corso del tempo e ha avuto luogo in tutta Europa tra il 1933 e il 1945.
Gli oggetti preziosi mostrati in questa foto furono confiscati dalle guardie tedesche ai prigionieri del campo di concentramento di Buchenwald e poi ritrovati dalle forze americane dopo la liberazione. Buchenwald, Germania, dopo l'aprile 1945.
Grafico intitolato: "Die Nurnberger Gesetze." [Leggi di Norimberga sulla Razza]. Le colonne del grafico spiegano come classificare i "Deutschbluetiger" [individui di sangue tedesco], i "Mischling 2. Grades" [individui di sangue misto di secondo grado], i "Mischling 1. Grades" [individui di sangue misto di primo grado], e i "Jude" [Ebreo].
Grafico raffigurante la distribuzione degli Ebrei e degli Ebrei di "razza mista" (Mischlinge) all'interno dell'intera popolazione tedesca nel 1939.
Guardie delle SS costringono gli ebrei, arrestati durante la Kristallnacht (“Notte dei cristalli”), a marciare attraverso la città di Baden-Baden, Germania, 10 novembre 1938.
Guardie Ustascia (i fascisti croati) ordinano a un Ebreo di togliersi un anello, prima di fucilarlo. Campo di concentramento di Jasenovac, Yugoslavia, tra il 1941 e il 1945.
Haika Grosman fu tra gli organizzatori della Resistenza nel ghetto di Bialystok e partecipò alla rivolta scoppiata nel ghetto stesso. Polonia 1945.
Hannah Szenes nel giardino di casa sua a Budapest prima di trasferirsi in Palestina, dove sarebbe diventata paracadutista e avrebbe compiuto numerose missioni di salvataggio. Budapest, Ungheria, prima del 1939.
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