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Nel novembre del 1944, dopo che le SS l'avevano trasferita da Auschwitz ai lavori forzati in una fabbrica di velivoli di Friburgo (Germania), Yona Wygocka Dickmann realizzò questo pettine in alluminio usando pezzi di aeroplano. Yona iniziò a utilizzare il pettine quando i suoi capelli, che erano stati rasati a zero ad Auschwitz, cominciarono a ricrescere.
Due portacandele comprati in Polonia e usati ogni venerdì durante la celebrazione del sabato ebraico. Alcuni profughi ebrei polacchi sfuggiti all’invasione tedesca del 1939 portarono con loro questi portacandele a Vilnius.
Terza pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Julius Streicher, Wilhelm Keitel, Walter Funk, e Hjalmar Schacht, seguiti da alcune informazioni biografiche.
Quarta pagina della lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Hjalmar Schacht, Karl Doenitz, Baldur von Schirach, Fritz Sauckel, e Albert Speer, seguiti da alcune informazioni biografiche.
Quinta pagina della lista degli imputati del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era contenuta nel programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Albert Speer, Franz von Papen, Alfred Jodl, Konstantin von Neurath, Artur Seyss-Inquart, Erich Raeder, and Hans Fritzsche, seguiti da alcune informazioni biografiche.
La prima delle pagine contenenti la lista degli imputati ai processi del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. La lista era all'interno del programma ciclostilato distribuito durante i processi. In questa pagina si leggono i nomi di Herman Goering, Rudolf Hess, Joachim von Ribbentrop e Alfred Rosenberg, seguiti da alcune informazioni biografiche.
La fotografia ritrae lo stampo della porta di una camera a gas del campo di sterminio di Maidanek, vicino a Lublino, in Polonia. Questo stampo è stato commissionato dal Museo dell'Olocausto americano. Maidanek era un campo di concentramento adibito anche ai lavori forzati e allo sterminio. Ogni camera a gas del campo era dotata di una porta di metallo a chiusura ermetica, che veniva saldamente bloccata con un catenaccio prima dell'introduzione nella stanza del gas letale. Le SS potevano osservare l'intera…
Questi rotoli (uno proveniente dalla sinagoga di Vienna e l'altro da Marburg) contenenti la Torah, furono profanati durante la Notte dei Cristalli (Kristallnacht), il violento pogrom antisemita scoppiato il 9 e 10 novembre 1938. Il pogrom si propagò in tutta la Germania, che in quel periodo includeva l'Austria e la regione cecoslovacca dei Sudeti. I rotoli di questa fotografia furono recuperati da cittadini tedeschi che li custodirono fino a dopo la fine della guerra.
I sopravvissuti ai campi di concentramento non avevano più niente, inclusi beni fondamentali come le scarpe. Nel giugno o luglio del 1945, la Croce Rossa diede questi stivali dell'esercito statunitense a Jacob Polak, quando fu rimpatriato in Olanda.
Questa bambola, che risale agli anni '30, apparteneva a Zofia Burowska (Chorowicz) che l'ha donata alMuseo dell'Olocausto degli Stati Uniti. I suoi genitori le avevano dato la bambola prima della guerra e lei l'aveva tenuta anche mentre viveva nei ghetti di Wolbrun e di Cracovia, in Polonia. La bambola e alcuni altri beni della sua famiglia furono poi affidati ad alcuni amici non ebrei, affinché li custodissero. Zofia venne prima deportata in un campo destinato ai lavori forzati per Ebrei, vicino a…
Questa fascia bianca con una Stella di David ricamata in blu, da mettere al braccio, venne indossata da Dina Offman per tutto il periodo in cui visse nel ghetto di Stopnica, in Polonia, dal 1939 al 1941.
Questa fascia bianca con una Stella di David ricamata in blu, da mettere al braccio, venne indossata da Dina Offman per tutto il periodo in cui visse nel ghetto di Stopnica, in Polonia, dal 1939 al 1941.
Questa mappa accompagnava un rapporto tedesco segreto e non datato sull'eliminazione in massa degli Ebrei da parte della "Einsatzgruppen A" (Squadra della Morte Mobile A). Durante i Processi Internazionali di Norimberga, la mappa fu introdotta come prova a carico sia dal collegio accusatorio americano sia da quello inglese. Il documento - intitolato "Esecuzioni di Ebrei effettuate dalla Squadra della Morte A" e riportante il timbro "Questioni segrete del Reich" - mostra il numero di Ebrei uccisi…
Piantina dell'aula di tribunale. La pianta è contenuta nel programma ciclostilato che veniva distribuito durante i processi che si tenevano di fronte al Tribunale Militare Internazionale di Norimberga. 1945.
Valigia (1939 circa) usata da un profugo ebreo fuggito in Giappone dall’Europa occupata dai nazisti. Questa valigia è ricoperta da etichette delle numerose tappe del viaggio, tra cui una di un albergo di Mosca (in alto a sinistra), una della compagnia marittima NYK (in alto al centro) e sei di alberghi sparsi in tutto il Giappone. [Dalla mostra speciale dell’USHMM “Il volo verso la salvezza”.]
Un affidavit firmato da Rudolf Hoess attesta l'uccisione nelle camere a gas dei prigionieri Ebrei di Auschwitz, quando Hoess era il comandante del centro di sterminio. Il testo in tedesco dice: "Dichiaro sotto giuramento che dal 1941 al 1943, durante il periodo in cui ero comandante del Campo di Concentramento 2 di Auschwitz, milioni di Ebrei furono messi a morte nelle camere a gas e mezzo milione eliminato con altri mezzi. Rudolf Hoess. 14 maggio 1946." La confessione è firmata anche da Josef Maier,…
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
In questo articolo del Times di Londra, il giornalista Philip Graves mette a confronto alcuni passi dell'opera "Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu" (1864) con i "Protocolli degli Anziani di Sion", allo scopo di dimostrare come i Protocolli non fossero che un plagio. Altre ricerche rivelarono che uno dei capitoli del romanzo prussiano, "Biarrtiz", di Hermann Goedsche, era anche servito ad "ispirare" i Protocolli. Times, (Londra), 17 agosto 1921.
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