I genitori di Zigmond erano Ebrei cecoslovacchi e avevano entrambi scelto di emigrare in Belgio. Sua madre, Rivka, faceva la camiciaia ed era arrivata in Belgio come giovane donna in cerca di un lavoro stabile, seguendo il fratello Jermie, che si era trasferito con la famiglia a Liegi diversi anni prima. A Liegi, Rivka incontrò e sposò Otto Adler, che era un uomo d'affari. Come tutte le coppie, gli Adler erano ansiosi di costruire una famiglia.
1933-39: Zigmond nacque nel 1936, ma sua madre morì appena un anno più tardi. Suo padre si risposò, ma il matrimonio non durò. Il padre di Zigmond si sposò poi una terza volta e finalmente Zigmond ebbe una sorellina e una vita familiare stabile. Da bambino, Zigmond andò spesso in visita presso la famiglia di suo zio Jermie, che viveva a pochi isolati di distanza.
1940-44: Zigmond aveva tre anni quando i Tedeschi occuparono il Belgio. Due anni più tardi, quando i Tedeschi deportarono il padre ai lavori forzati, la matrigna di Zigmund lasciò Liegi, affidando il bambino allo zio Jermie e alla zia Chaje. Quando i Nazisti cominciarono a rastrellare gli Ebrei di Liegi, alcuni amici cattolici di Jermie li aiutarono a procurarsi documenti falsi, in modo da nascondere la loro identità ebrea, e affittarono loro una casa in un paesino vicino. Due anni più tardi, all'alba di una domenica, la Gestapo arrivò alla loro abitazione, sospettando che fosse abitata da Ebrei.
Zigmond, sua zia e due cugini furono deportati nel campo di internamento di Mechelen e poi ad Auschwitz dove, all'età di 7 anni, il 21 maggio 1944, Zigmond venne ucciso nella camera a gas.
Espandi l’immagine