Else, nata Else Herz, era una di tre figli di una famiglia ebrea residente nella grande città portuale di Amburgo, dove il padre possedeva un'azienda di importazione ed esportazione di granaglie. Da bambina, Else frequentò una scuola privata femminile e nel 1913 si sposò con Fritz Rosenberg, con il quale si trasferì a Goettingen ed ebbe tre figli.
1933-39: Con l'avvento della Grande Depressione, negli anni '30, la fabbrica di biancheria del marito di Else entrò in crisi; poi, quando i Nazisti raggiunsero il potere nel 1933, l'azienda venne confiscata. Privata della propria fonte di sostentamento, la famiglia venne sfrattata e si trasferì ad Amburgo, dove potè fare affidamento sull'aiuto di alcuni parenti e su ciò che i figli riuscivano a portare a casa come apprendisti commessi.
1940-43: Verso la fine del 1941 i Rosenberg vennero deportati circa 1200 chilometri ad est, nel ghetto di Minsk, in Unione Sovietica. Else venne obbligata a lavorare di notte, per liberare i binari della ferrovia dal ghiaccio e dalla neve. Una mattina del luglio del 1942, dopo che i gruppi di lavoro avevano lasciato il ghetto, questo venne circondato dalle SS e poco dopo il gruppo in cui si trovava Else udì colpi d'arma da fuoco provenire dal suo interno. Per tre giorni i componenti di quei gruppi di lavoro vennero obbligati a restare fuori dal ghetto, mentre la loro ansia cresceva di ora in ora. Quando fu loro finalmente permesso di tornare, Else vide centinaia di corpi che giacevano per le strade. Miracolosamente, la sua famiglia era ancora viva, ma 30.000 persone erano state uccise.
Nel settembre del 1943, il figlio di Else, Heinz, fu portato nel campo di sterminio di Treblinka. Due settimane più tardi il ghetto venne liquidato: di Else e della sua famiglia non si seppe mai più nulla.
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