I genitori di Tomas erano Ebrei: suo padre, Robert Kulka, era originario della città di Olomouc, in Moravia. Sua madre, Elsa Skutezka, invece era di Brno, dove lavorava come modista. La coppia era ben istruita e parlava sia cecoslovacco che tedesco. Si erano sposati nel 1933 e si erano stabiliti nella città natale di Robert, Olomouc.
1933-39: Tomas nacque un anno e un giorno dopo il matrimonio dei suoi genitori. Quando Tomas aveva 3 anni, suo nonno morì e i Kulka si trasferirono a Brno, la città dov'era nata sua madre. Il 15 marzo 1939, poche settimane prima del quinto compleanno di Tomas, i Tedeschi occuparono la Boemia e la Moravia, inclusa Brno.
1940-42: Il 2 gennaio 1940, i Tedeschi obbligarono Tomas, i suoi genitori e sua nonna a lasciare la loro casa. Sperando di salvare l'azienda di famiglia, il padre di Tomas decise di rimanere a Brno. Siccome Tomas era Ebreo, non gli fu permesso iniziare la scuola. Un anno più tardi, i genitori di Tomas furono obbligati a cedere l'azienda a un Tedesco per la somma di 200 corone cecoslovacche, poco più di 10 dollari. Il 31 marzo 1942, i Kulka vennero deportati nel ghetto di Theresienstadt, nella parte occidentale della Cecoslovacchia.
Il 2 maggio 1942, Tomas venne deportato nel campo di sterminio di Sobibor e mandato alla camera a gas. Aveva 7 anni.
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