Il 5 settembre 1942, le SS e il comandante della polizia del Distretto di Varsavia pubblicarono questo volantino in cui si proclamava la pena di morte per chiunque aiutasse gli ebrei a lasciare il ghetto senza autorizzazione. Il manifesto fu pubblicato subito dopo la deportazione di massa degli ebrei dal ghetto di Varsavia al campo di sterminio di Treblinka nell’estate del 1942. Gli ufficiali delle SS erano consapevoli che migliaia di ebrei erano fuggiti dal ghetto e si erano nascosti e facevano pressione sui cittadini affinché li consegnassero.
Il manifesto ricordava ai cittadini non ebrei che dal 15 ottobre 1941 la punizione per gli ebrei che fuggivano dal loro “distretto residenziale assegnato” (ghetto) era la morte. La stessa punizione spettava a chiunque fornisse loro rifugio, cibo o qualsiasi altro tipo di supporto. In questo modo il manifesto spingeva la popolazione a denunciare immediatamente gli ebrei alla stazione di polizia più vicina. Il manifesto offriva l’amnistia a chiunque, avendo temporaneamente offerto supporto agli ebrei, li avesse denunciati alla polizia entro il 9 settembre 1942.
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