La documentazione del numero delle Vittime dell'Olocausto e della persecuzione nazista
L'Olocausto è il caso di genocidio storicamente meglio e più documentato. Nonostante ciò, calcolare il numero esatto di persone che morirono come conseguenza delle politiche naziste è un'impresa impossibile. Non esiste alcun documento che riporti con esattezza il numero delle vittime.
Eventi principali
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Verso la fine della guerra, i Nazisti e i loro collaboratori cercarono di distruggere la maggior parte dei documenti e delle prove esistenti.
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Per calcolare con precisione il numero totale di perdite umane, gli studiosi, le agenzie governative, e le organizzazioni ebraiche hanno contanto, fin dal 1940, su diversi dati--inclusi i censimenti, gli archivi tedeschi e dei paesi dell'asse, e indagini compiute dopo la guerra.
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Le stime correnti potrebbero cambiare mano a mano che nuovi documenti vengono alla luce o man mano che gli storici arrivano a una comprensione più precisa degli eventi.
Calcolare il numero di persone che morirono a causa delle politiche naziste è un'impresa difficile. Non esiste alcuna documentazione tenuta da funzionari nazisti che contenga il numero esatto dei morti causati dall'Olocausto o dalla Seconda Guerra Mondiale.
Per stimare con maggior precisione le perdite umane, ricercatori, insieme a organizzazioni ebraiche e agenzie governative hanno usato, sin dal 1940, fonti diverse quali censimenti, archivi tedeschi o dei paesi dell'Asse, e indagini condotte dopo la guerra. Mano a mano che vengono trovati nuovi documenti o che gli storici giungono a più precise conclusioni, riguardo l'Olocausto, la stima delle perdite umane potrà cambiare.
Il singolo più importante fatto da tenere a mente quando si tenta di documentare il numero delle vittine dell'Olocausto è che non esiste alcuna lista ufficiale di coloro che morirono, in nessun luogo al mondo.
Nella tabella qui sotto, sono elencate le stime attuali dei civili e dei soldati non combattenti uccisi dal regime nazista e dai suoi collaboratori.
Queste stime sono state calcolate utilizzando rapporti creati durante la guerra da coloro incaricati di eseguire le politiche demografiche naziste e da studi realizzati dopo la guerra sulle perdite umane durante le Seconda Guerra Mondiale.
I morti in cifre
Categoria | Numero di vittime |
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Ebrei | 6 milioni |
Civili sovietici | circa 7 milioni (inclusi 1,3 milioni di civili ebrei sovietici, anche inclusi nei 6 milioni di Ebrei) |
Prigionieri di guerra sovietici | circa 3 milioni (inclusi circa 50.000 soldati ebrei) |
Civili polacchi, non-ebrei | circa 1,8 milioni (inclusi tra i 50.000 e i 100.000 membri delle elites polacche) |
Civili serbi (in Croazia, Bosnia, ed Erzegovina) | 312.000 |
Persone disabili che vivevano in istituti | fino a 250.000 |
Rom (Zingari) | fino a 250.000 |
Testimoni di Geova | circa 1.900 |
Criminali recidivi e individui definiti asociali | almeno 70.000 |
Oppositori politici tedeschi e membri della Resistenza nei paesi dell'Asse | numero indeterminato |
Omosessuali | centinaia, forse migliaia (inclusi i quasi 70.000 criminali recidivi e gli asociali elencati precedentemente) |
Le vittime ebree calcolate in base al luogo della morte
Per quanto riguarda il numero di Ebrei che morirono nell'Olocausto, la tabella qui sotto riporta le stime più attendibili calcolate utilizzando il lugo della morte:
Luogo del decesso | Ebrei deceduti |
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Il complesso di Auschwitz (inclusi Birkenau, Monowitz e gli altri sottocampi) | circa 1 milione |
Treblinka 2 | circa 925.000 |
Belzec | 434.508 |
Sobibor | almeno 167.000 |
Chelmo | 156.000–172.000 |
Fucilazioni in diverse località nella Polonia meridionale e centrale, occupate dai Tedeschi (zona chiamata Governatorato Generale) | almeno 200.000 |
Fucilazioni nella Polonia occidentale, occupata dai Tedeschi (Distretto di Wartheland) | almeno 20.000 |
Decessi in altri campi di concentramento | almeno 150.000 |
Fucilazioni e uccisioni nelle camere a gas mobili in centinaia di luoghi diversi nell'Unione Sovietica occupata dai Tedeschi | almeno 1.3 milioni |
Fucilazioni avvenute in Unione Sovietica (vittime tedesche, austriache, cecoslovacche e ebree che erano state deportate in Unione Sovietica) | circa 55.000 |
Fucilazioni e uccisioni nelle camere a gas mobili in Serbia | almeno 15.088 |
Fucilati o torturati a morte in Croazia sotto il regime Ustascia | 23.000–25.000 |
Numero di morti nei ghetti | almeno 800.000 |
Altri[1] | almeno 500.000 |
Note sui Documenti
Non esiste un unico documento risalente al tempo di guerra
Non esiste un unico documento, redatto durante la guerra, che contenga le stime di morti ebrei riportate qui sopra.
Tre ragioni, ovvie e interconnesse, spiegano la mancanza di tale documento:
- La compilazione di statistiche precise degli Ebrei uccisi dai Tedeschi e dagli alleati dell'Asse cominciò nel 1942 e 1943 e si interruppe durante gli ultimi diciotto mesi della guerra.
- A partire dal 1943, quando cominciarono a capire che avrebbero perso la guerra, i Tedeschi e gli alleati del'Asse iniziarono a distruggere la maggior parte dei documenti esistenti, così come le prove dello sterminio di massa.
- Non esisteva personale disponibile o che volesse tenere il conto degli Ebrei uccisi, almeno fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale e il collasso del regime nazista. Di conseguenza, le stime totali cominciarono ad essere calcolate solo dopo la fine della guerra e si basano sui dati demografici e sui documenti tenuti dagli autori dei massacri. Sebbene questi dati siano frammentari, forniscono comunque cifre fondamentali sulle quali basarsi per ulteriori stime.
Esiste uno studio contenente dati statistici sul numero di Ebrei uccisi dai Tedeschi che era stato richiesto dal potere centrale e che è sopravvissuto alla guerra. Una copia fu rinvenuta dall'esercito americano nel 1945 insieme ad altri documenti. Allo stesso modo, diverse liste contenenti simili dati raccrapiccianti sono stati trovati tra i documenti recuperati dagli Inglesi, dagli Americani e dai Sovietici dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Unione Sovietica hanno utilizzato questi documenti, in diversi momenti, come prove ai processi penali o civili contro gli imputati nazisti.
I numeri di civili assassinati in Polonia e in Unione Sovietica
Per quanto riguarda il numero di civili polacchi e sovietici uccisi, non ci sono strumenti demografici sufficienti a permettere agli storici di distinguere tra:
- individui presi di mira per ragioni razziali
- membri attuali o presunti della Resistenza
- persone uccise in rappresaglie per atti compiuti dalla Resistenza o percepiti come tali
- morti dovute ad operazioni militari
In pratica, però, tutte le morti di civili in Polonia, Serbia, e Unione Sovietica durante operazioni militari o azioni partigiane ebbero una componente razzista. Le unità tedesche condussero quelle operazioni con un disprezzo per la vita umana che si basava sulla loro ideologia.
Nota [1]
LA categoria "Altri" include, ad esempio, persone uccise in fucilazioni di massa in Polonia tra il 1939 e il 1940; partigiani in Jugoslavia, Grecia, Italia, Francia e Belgio; coloro che vennero obbligati a servire nei cosiddetti "battaglioni di forzati" in Ungheria; persone morte durante azioni antisemite in Germania e Austria prima della guerra; coloro che furono uccisi dalle Guardie di Ferro in Romania, tra il 1940 e il 1941; e tutti coloro che morirono durante le marce della morte dai campi di concentramento e i campi di lavoro durante gli ultimi mesi della guerra. Questa categoria include anche persone che furono catturate mentre vivevano in clandestinità in Polonia, Serbia, e nelle altre parti d'Europa occupate dai Tedeschi.