Walter Szczeniak

Walter era il maggiore di otto figli di genitori di religione cattolica che erano immigrati dalla Polonia e che vivevano in una cittadina vicino a Boston. La famiglia decise di ritornare in Polonia quando Walter era ancora bambino, per vivere nella fattoria che la madre aveva ereditato a Ostroleka, nella parte settentrionale del paese. Dato che il soprannome americano del padre era "Stetson", Walter era stato registrato per errore come "Charles Stetson" sul suo certificato di nascita americano.

1933-39: Dopo aver finito le scuole superiori, mio padre mi mandò all'Università di Varsavia dove mi laureai in legge nel 1936. Poi feci il tirocinio in un tribunale di Varsavia; il mio obiettivo era diventare senatore in Polonia. Durante le vacanze estive del 1939, ignorai la disposizione con la quale il consolato americano di Varsavia ordinava ai cittadini statunitensi di lasciare subito la Polonia. Nel giro di un mese i Tedeschi occuparono Ostroleka e io, allora, mi unii alla resistenza polacca.

1940-44: Nel 1941 la resistenza mi chiese di ritornare in America per raccontare quello che stavano facendo i Tedeschi, ma fui catturato in Slovacchia e deportato ad Auschwitz. Sapevo che la condanna all'ergastolo in un'unità penale significava la morte certa, per cui chiesi di parlare con il comandante del campo per chiedere un trasferimento. Era un azzardo: se di buon umore avrebbe potuto dirmi di sì, altrimenti avrebbe potuto farmi fucilare. Mi andò bene: mi trasferì alle cucine dove recuperai le forze ed evitai di essere mandato alle camere a gas.

Walter fu poi riassegnato a un'unità di riparazione ferroviaria. Fu liberato dalle truppe americane vicino a Salisburgo, in Austria, il 2 maggio 1945 e ritornò in America nel 1946.