Un’indagine storica scrupolosa deve essere in grado di identificare la qualità e l’integrità di una fonte, a prescindere che si tratti di un articolo o di un libro il cui contenuto tratta eventi storici.

Tre domande importanti da porsi quando si valuta una fonte storica:

  • La fonte è attendibile?
  • La fonte fornisce un contesto adeguato?
  • La fonte è scritta con il senno di poi?

La fonte è attendibile? 

Una fonte attendibile:

  • Utilizza una combinazione di altre fonti confermate, in particolare fonti primarie (ad esempio, materiali del periodo in questione).
  • Cita le fonti in maniera dettagliata.
  • Considera la logica interna e la motivazione di ogni fonte.
  • Documenta gli eventi per confermare le testimonianze oculari.

Come per ogni argomento, bisogna essere in grado di distinguere accuratamente le diverse fonti d’informazione. Considera le seguenti domande: 

  • Per quale motivo è stato scritto un testo specifico? Chi l’ha scritto? A quale pubblico si rivolge? 
  • Quali sono i preconcetti intrinseci nelle informazioni o nell’analisi fornite dall’autore? 
  • Ci sono delle lacune nella discussione? Perché l’autore potrebbe aver omesso alcune informazioni? 

Poiché gli studiosi spesso basano la propria ricerca su diverse combinazioni di informazioni, possono emergere diverse interpretazioni della storia. È sempre importante verificare con cura l’origine e gli autori dei materiali storici, e in particolare delle informazioni trovate online.

Qual è il contesto presentato dalla fonte?

Una fonte attendibile:

  • Presta particolare attenzione al contesto: le circostanze, la situazione, la cronologia e il buonsenso.
  • Indaga le circostanze politiche e le condizioni geografiche dell’evento.

Gli eventi storici devono essere analizzati nel proprio contesto storico. Il contesto storico fornisce una prospettiva sugli eventi e le circostanze precedenti che possono aver portato all’evento in questione. 

Nel caso dell’Olocausto, la storia, gli eventi e, in particolare, il comportamento degli individui e delle organizzazioni in quel periodo devono essere studiati nel contesto più ampio della storia europea. Questa prospettiva aiuta i lettori a comprendere meglio le circostanze che hanno favorito o sfavorito determinate azioni e determinati comportamenti. Ad esempio, quando si valuta il motivo per cui le persone si sono opposte o meno ai nazisti, occorre considerare il tempo e il luogo in cui avvennero determinati fatti; le conseguenze immediate delle azioni di una persona su se stessa e sulla propria famiglia; il livello di controllo esercitato dai nazisti in un paese o su una popolazione locale; i comportamenti storici delle popolazioni locali verso altri gruppi; e la disponibilità di potenziali nascondigli e i rischi ad essi associati.

La fonte è scritta con il senno di poi?

Una fonte attendibile:

  • Evita il ricorso a spiegazioni anacronistiche o l’utilizzo della saggezza acquisita dopo i fatti in questione (“con il senno di poi è facile”).
  • Analizza le azioni e le motivazioni usando le informazioni, le tecnologie, le usanze e i costumi del periodo in questione, piuttosto che in rapporto agli standard attuali.

Ad esempio: prendendo in considerazione la domanda: “Perché gli ebrei non hanno semplicemente lasciato la Germania?” è importante ricordare che le misure opprimenti nei confronti degli ebrei nel periodo prima della guerra furono approvate e applicate gradualmente. Inoltre, questo tipo di misure e leggi prebelliche era stato vissuto già in periodi precedenti e in altri paesi durante la storia del popolo ebraico. Nessuno nell’Europa pre-Seconda guerra mondiale avrebbe potuto prevedere le squadre della morte e i centri di sterminio.

Fonti non attendibili e negazione dell’Olocausto

Purtroppo, esiste un limitato numero di persone che nega l’Olocausto. Tali individui affermano che l’Olocausto sia frutto dell’immaginazione o che comunque costituisca un’esagerazione. Queste persone scrivono articoli e libri che fanno poi passare per fonti legittime, ma la loro analisi storica non segue i suggerimenti indicati sopra.  

Segui i link qui sotto per scoprire di più sulla negazione dell’Olocausto.