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  • Un campo Rom in Slovenia

    Film

    La Germania e i suoi Alleati dell'Asse invasero la Jugoslavia nell'aprile del 1941. I Tedeschi probabilmente girarono questo film dopo aver occupato la Slovenia meridionale e a seguito dell'armistizio firmato dall'Italia nel 1943. Il filmato fu trovato negli archivi degli Ustascia (i Fascisti croati) dopo la fine della guerra e mostra le condizioni pietose nelle quali i Rom (Zingari) erano costretti a vivere nella Jugoslavia settentrionale occupata.

    Tag: Rom
    Un campo Rom in Slovenia
  • Un campo Rom vicino a Berlino

    Film

    Questo filmato mostra un campo Rom (Zingari) vicino a Berlino, in Germania, durante l'ultimo anno della Repubblica di Weimar. Anche se i Rom erano stati perseguitati in Germania anche prima del 1933, quando cioè il Nazismo prese il potere, i Nazisti li consideravano una vera e propria razza nemica da identificare e eliminare. Decine di migliaia di Rom furono o uccisi dalle Einsatzgruppen (unità mobili di sterminio) nell'Europa orientale o deportati nei centri di sterminio in Polonia.

    Un campo Rom vicino a Berlino
  • Un raduno di protesta sionista nel campo di Zeilsheim

    Film

    Dopola Seconda Guerra Mondiale, gli Alleati rimpatriarono milioni di profughi nei loro paesi d'origine. Tuttavia centinaia di migliaia di persone, inclusi più di 250.000 Ebrei, non poterono o non vollero ritornare in quei paesi. La maggior parte dei profughi ebrei preferì lasciare l'Europa per raggiungere o la Palestina o gli Stati Uniti. Gli Alleati li ospitarono in campi creati nella Germania occupata, fino a quando non furono in grado di trasferirsi. In questo filmato, i Sionisti Ebrei protestano…

    Un raduno di protesta sionista nel campo di Zeilsheim
  • Un soldato alleato, ex prigioniero di guerra, descrive i dettagli del lavoro forzato

    Film

    La maggior parte dei prigionieri di guerra (in inglese indicati con la sigla POWs - prisoners of war) veniva trattata bene, se paragonata agli altri prigionieri dei campi di concentramento. Tuttavia, come spiega il Capitano olandese Boullard, ex prigioniero, in questo filmato girato nel campo di Dachau, alcuni erano soggetti a violenti pestaggi e costretti a eseguire lavori estremamente duri.

    Un soldato alleato, ex prigioniero di guerra, descrive i dettagli del lavoro forzato
  • Una corte marziale tedesca processa alcuni membri della Resistenza francese

    Film

    La Francia firmò l'armistizio con la Germania il 22 giugno 1940, riconoscendo il diritto delle autorità tedesche a sovrintendere all'amministrazione del paese. Da quel momento, inoltre, la sicurezza nazionale passò sotto la giurisdizione delle autorità militari germaniche. In questo filmato, una corte marziale tedesca processa a Parigi cittadini francesi accusati di essersi opposti alle disposizioni delle forze d'occupazione. Nonostante la dura amministrazione militare della giustizia, i Tedeschi non…

    Una corte marziale tedesca processa alcuni membri della Resistenza francese
  • Una funzione religiosa ebraica a Dachau

    Film

    L'esercito americano liberò Dachau nell'aprile del 1945. Qui, i sopravvissuti del campo cantano una canzone intitolata "Hatikva" (Speranza), in attesa che il Rabbino David Eichhoren, dell'esercito americano, celebri uno dei primi riti religiosi ebraici ad aver luogo dopo la liberazione.

    Una funzione religiosa ebraica a Dachau
  • Uomini Rom (Zingari) ai lavori forzati

    Film

    Uomini Rom (Zingari), ai lavori forzati per la costruzione di un campo di internamento, probabilmente quello di Jasenovc, in Croazia; i prigionieri vengono sorvegliati da Ustascia (fascisti croati) e da soldati tedeschi. Il regime degli Ustascia croati si alleò con la Germania durante la Seconda Guerra Mondiale e realizzò un proprio programma di sterminio. Il regime croato uccise ben 50.000 Rom in tutta la Yugoslavia.

    Uomini Rom (Zingari) ai lavori forzati
  • Veduta aerea del campo di concentramento di Dachau

    Film

    Il campo di concentramento di Dachau, a nordovest di Monaco (Germania), venne istituito dai Nazisti nel 1933 e fu il primo a funzionare regolarmente. Circa dodici anni dopo, il 29 aprile 1945, le armate americane liberarono il campo. C'erano, in quel momento, circa 30.000 prigionieri prossimi alla morte per fame. Questo filmato mostra una veduta aerea del campo e del cancello che chiudeva il recinto destinato ai prigionieri.

    Veduta aerea del campo di concentramento di Dachau
  • Vita quotidiana nel ghetto di Varsavia

    Film

    Per impedire agli Ebrei di accedere alle strade che non facevano parte del ghetto, le diverse aree del quartiere ebraico erano unite da un ponte. Prima che il ghetto venisse definitivamente chiuso, le poche entrate ed uscite erano presidiate da posti di controllo. Nei primi mesi, la vita nel ghetto aveva avuto un'apparenza di normalità, ma ben presto la mancanza di cibo e di abitazioni adeguate aveva cominciato ad esigere il proprio dazio.

    Vita quotidiana nel ghetto di Varsavia
  • Vittime di esperimenti medici testimoniano durante uno dei processi di Norimberga

    Film

    Il cosiddetto Processo ai Medici costituì uno dei 12 processi per crimini di guerra tenutisi nell'ambito dei Processi Secondari di Norimberga, di fronte a un tribunale americano. Sotto accusa si trovavano medici e infermiere che avevano partecipato all'uccisione di cittadini tedeschi fisicamente o mentalmente minorati, o che avevano compiuto esperimenti medici sui prigionieri dei campi di concentramento. Qui, Maria Kusmierczuk e Jadwiga Dzido, sopravvissute al lager e vittime di quegli esperimenti,…

    Vittime di esperimenti medici testimoniano durante uno dei processi di Norimberga
  • Documento d’identità falso del membro di Żegota Tadeusz Sarnecki

    Documenti

    Durante la Seconda guerra mondiale, spesso le persone si servirono di identità false e documenti d’identità falsi per sfuggire alle autorità naziste. Le identità false erano fondamentali per la resistenza, per i volontari e per gli ebrei che volevano celare la propria identità. La creazione di documenti falsi convincenti richiedeva il lavoro clandestino di decine di persone, oltre ad attrezzature fotografiche e di stampa sofisticate. Per gli ebrei che volevano passare per non ebrei, l’ottenimento…

    Documento d’identità falso del membro di Żegota Tadeusz Sarnecki
  • Luoghi dei massacri ad opera delle Einsatzgruppen in Ucraina e nelle aree circostanti

    Cartina

    Nell’estate del 1941, in seguito all’attacco da parte della Germania all’Unione Sovietica, i tedeschi iniziarono a perpetrare fucilazioni di massa di uomini, donne e bambini ebrei nei territori sottratti alle forze sovietiche. Questi omicidi facevano parte della “Soluzione finale della questione ebraica”, l’omicidio di massa degli ebrei d’Europa. Molte di queste fucilazioni di massa erano organizzate ed eseguite dalle unità operative o dai gruppi di azione speciale, che in tedesco si…

    Luoghi dei massacri ad opera delle Einsatzgruppen in Ucraina e nelle aree circostanti
  • Abraham Bomba descrive le operazioni per eliminare i prigionieri nelle camere a gas a Treblinka

    Testimonianze Orali

    Abraham crebbe a Cestochowa, Polonia, dove divenne barbiere. Nel 1942 venne deportato con la sua famiglia dal ghetto di Cestochowa al campo di sterminio di Treblinka, dove venne destinato ai lavori forzati, che per lui consistevano nel tagliare i capelli alle donne, prima che entrassero nelle camere a gas, e a selezionare gli indumenti dei convogli appena arrivati al campo. Abraham riuscì a fuggire dal campo nel 1943 e a tornare a Cestochowa, dove più tardi fu nuovamente costretto in un campo di lavoro…

    Abraham Bomba descrive le operazioni per eliminare i prigionieri nelle camere a gas a Treblinka
  • Abraham Bomba descrive come tagliava i capelli alle donne prima che queste venissero mandate alle camere a gas, nel campo di Treblinka

    Testimonianze Orali

    Abraham crebbe a Cestochowa, Polonia, dove divenne barbiere. Nel 1942 venne deportato con la sua famiglia dal ghetto di Cestochowa al campo di sterminio di Treblinka, dove venne destinato ai lavori forzati, che per lui consistevano nel tagliare i capelli alle donne, prima che entrassero nelle camere a gas, e a selezionare gli indumenti dei convogli appena arrivati al campo. Abraham riuscì a fuggire dal campo nel 1943 e a tornare a Cestochowa, dove più tardi fu nuovamente costretto in un campo di lavoro…

    Abraham Bomba descrive come tagliava i capelli alle donne prima che queste venissero mandate alle camere a gas, nel campo di Treblinka
  • Abraham Bomba descrive le camere a gas di Treblinka

    Testimonianze Orali

    Abraham crebbe a Cestochowa, Polonia, dove divenne barbiere. Nel 1942 venne deportato con la sua famiglia dal ghetto di Cestochowa al campo di sterminio di Treblinka, dove venne destinato ai lavori forzati, che per lui consistevano nel tagliare i capelli alle donne, prima che entrassero nelle camere a gas, e a selezionare gli indumenti dei convogli appena arrivati al campo. Abraham riuscì a fuggire dal campo nel 1943 e a tornare a Cestochowa, dove più tardi fu nuovamente costretto in un campo di lavoro…

    Abraham Bomba descrive le camere a gas di Treblinka
  • Abraham Klausner descrive gli sforzi compiuti dopo la guerra per ricongiungere i sopravvissuti

    Testimonianze Orali

    Il Rabbino Abraham Klausner era un cappellano militare dell'esercito statunitense. Egli entrò nel campo di concentramento di Dachau nel maggio 1945. Assegnato all'unità di evacuazione dell'ospedale del 116esimo, Abraham lavorò poi per circa cinque anni nei campi profughi dando assistenza agli Ebrei sopravvissuti.

    Abraham Klausner descrive gli sforzi compiuti dopo la guerra per ricongiungere i sopravvissuti
  • Abraham Klausner descrive l'incontro con i sopravvissuti del campo di concentramento di Dachau

    Testimonianze Orali

    Il Rabbino Abraham Klausner era cappellano militare nell'esercito statunitense. Abraham arrivò al campo di concentramento di Dachau nel maggio del 1945 e venne assegnato alla 116ma unità ospedaliera d'evacuazione. Abraham lavorò poi per circa cinque anni nei campi profughi, dando assistenza agli Ebrei sopravvissuti.

    Abraham Klausner descrive l'incontro con i sopravvissuti del campo di concentramento di Dachau
  • Abraham Lewent descrive i lavori forzati a Varsavia e il crescente anti-semitismo dei Polacchi

    Testimonianze Orali

    Come altri Ebrei, anche la famiglia Lewent venne confinata nel ghetto di Varsavia. Nel 1942, mentre Abraham rimaneva nascosto nel sottotetto, i Tedeschi catturarono sua madre e le sue sorelle in una retata: morirono tutte. Qualche tempo dopo, anche Abraham venne mandato ai lavori forzati, ma riuscì poi a fuggire e a tornare da suo padre, nel ghetto. Nel 1943, entrambi vennero deportati a Majdanek, dove il padre di Abraham morì. Successivamente, Abraham venne trasferito a Skarzysko, poi a Buchenwald,…

    Abraham Lewent descrive i lavori forzati a Varsavia e il crescente anti-semitismo dei Polacchi
  • Abraham Lewent descrive fame e morte nel ghetto di Varsavia

    Testimonianze Orali

    Come altri Ebrei, anche la famiglia Lewent venne confinata nel ghetto di Varsavia. Nel 1942, mentre Abraham rimaneva nascosto nel sottotetto, i Tedeschi catturarono sua madre e le sue sorelle in una retata: morirono tutte. Qualche tempo dopo, anche Abraham venne mandato ai lavori forzati, ma riuscì poi a fuggire e a tornare da suo padre, nel ghetto. Nel 1943, entrambi vennero deportati a Majdanek, dove il padre di Abraham morì. Successivamente, Abraham venne trasferito a Skarzysko, poi a Buchenwald,…

    Abraham Lewent descrive fame e morte nel ghetto di Varsavia
  • Abraham Lewent descrive i momenti successivi alla sua dopo la liberazione, avvenuta durante una marcia della morte che era partita dal campo di concentramento di Dachau

    Testimonianze Orali

    Come altri Ebrei, anche la famiglia Lewent venne confinata nel ghetto di Varsavia. Nel 1942, mentre Abraham rimaneva nascosto nel sottotetto, i Tedeschi catturarono sua madre e le sue sorelle in una retata: morirono tutte. Qualche tempo dopo, anche Abraham venne mandato ai lavori forzati, ma riuscì poi a fuggire e a tornare da suo padre, nel ghetto. Nel 1943, entrambi vennero deportati a Majdanek, dove il padre di Abraham morì. Successivamente, Abraham venne trasferito a Skarzysko, poi a Buchenwald,…

    Abraham Lewent descrive i momenti successivi alla sua dopo la liberazione, avvenuta durante una marcia della morte che era partita dal campo di concentramento di Dachau
  • Agnes Mandl Adachi descrive gli sforzi di Raoul Wallenberg per salvare gli Ebrei dalla deportazione

    Testimonianze Orali

    Nel 1939, Agnes si trovava in Svizzera, per studiare il francese, ma tornò a Budapest nel 1940. Dopo che i Tedeschi occuparono l'Ungheria, nel 1944, Agnes trovò rifugio nell'ambasciata svedese dove cominciò a lavorare per il diplomatico svedese Raoul Wallenberg, aiutandolo nei suoi sforzi per salvare gli Ebrei di Budapest, sforzi che comprendevano la distribuzione di lasciapassare (Schutzpaesse). Quando i sovietici entrarono a Budapest, Agnes decise di andare in Romania. Dopo la guerra, andò in Svezia…

    Agnes Mandl Adachi  descrive gli sforzi di Raoul Wallenberg per salvare gli Ebrei dalla deportazione
  • Agnes Mandl Adachi descrive le azioni di salvataggio sulle rive del Danubio e il ruolo avuto da Raoul Wallenberg

    Testimonianze Orali

    Nel 1939, Agnes si trovava in Svizzera, per studiare il francese, ma tornò a Budapest nel 1940. Dopo che i Tedeschi occuparono l'Ungheria nel 1944, Agnes trovò rifugio nell'ambasciata svedese dove cominciò a lavorare per il diplomatico svedese Raoul Wallenberg, aiutandolo nei suoi sforzi per salvare gli Ebrei di Budapest, sforzi che comprendevano la distribuzione di lasciapassare (Schutzpaesse). Quando i sovietici entrarono a Budapest, Agnes decise di andare in Romania. Dopo la guerra, andò in Svezia e…

    Agnes Mandl Adachi descrive le azioni di salvataggio sulle rive del Danubio e il ruolo avuto da Raoul Wallenberg
  • Alan Zimm descrive la liberazione da Bergen-Belsen

    Testimonianze Orali

    I Tedeschi occuparono Kolo nel 1939. Nel 1942 Alan fu deportato nel ghetto di Lodz dove lavorò alla distribuzione del cibo. Tutti i giorni portava i pasti a Mordechai Chaim Rumkowski, presidente del Consiglio Ebraico. Nel 1944 Alan venne mandato a Cestochowa, a scaricare carbone e munizioni dai treni, mentre l'anno successivo (1945) venne trasferito nel campo di concentramento di Dora-Mittelbau. Da qui, all'avanzare dell'armata sovietica, i prigionieri vennero trasferiti dai Tedeschi a Bergen-Belsen, dove…

    Alan Zimm descrive la liberazione da Bergen-Belsen
  • Alice Lok Cahana descrive l'arrivo a Bergen-Belsen

    Testimonianze Orali

    La Germania occupò l'Ungheria nel 1944. Quello stesso anno Alice fu deportata ad Auschwitz. Un giorno fu selezionata per essere mandata alle camere a gas, ma sopravvisse grazie a un guasto. All'avvicinarsi degli eserciti alleati, Alice e altri prigionieri furono trasferiti nel campo di laboro di Guben. Alice, sua sorella e un'altra ragazza scapparono durante una marcia forzata, ma furono catturate e mandate a Bergen-Belsen. La sorella di Alice fu portata in un ospedale della Croce Rossa, ma Alice non la…

    Alice Lok Cahana descrive l'arrivo a Bergen-Belsen
  • Alisa (Lisa) Nussbaum Derman descrive l’emigrazione nel dopoguerra, nell'ambito del movimento migratorio chiamato Brihah

    Testimonianze Orali

    Lisa era una dei tre figli di una famiglia di religione ebraica. Nel 1939, dopo l'occupazione tedesca della sua città natale, Lisa e la sua famiglia si trasferirono prima a Augustów e poi a Slonim (nella Polonia orientale occupata dai sovietici). Nel giugno 1941, durante l'invasione dell'Unione Sovietica, le truppe tedesche occuparono Slonim. A Slonim, i tedeschi crearono un ghetto che esistette dal 1941 al 1942. Lisa riuscì infine a fuggire da Slonim e andò prima a Hrodna e poi a Vilnius, dove entrò…

    Alisa (Lisa) Nussbaum Derman descrive l’emigrazione nel dopoguerra, nell'ambito del movimento migratorio chiamato Brihah
  • Aron (Dereczynski) Derman descrive gli eventi accaduti al momento dell'invasione tedesca di Slonim (Polonia)

    Testimonianze Orali

    Aron nacque in una famiglia borghese ebrea di Slonim, una città che fra le due guerre faceva parte della Polonia e dove i suoi genitori possedevano un negozio di vestiario. Dopo aver frequentato un istituto tecnico, Aron lavorò come proiezionista in un cinema di una piccola città vicino a Slonim. L'esercito sovietico occupò la sua città natale nel settembre del 1939, ma due anni più tardi, nel 1941, la guerra scoppiò anche tra la Germania e l'Unione Sovietica. Fu allora che Aron tornò a Slonim. Non…

    Aron (Dereczynski) Derman descrive gli eventi accaduti al momento dell'invasione tedesca di Slonim (Polonia)
  • Barbara Ledermann Rodbell descrive come ottenne i suoi primi documenti falsi

    Testimonianze Orali

    Nel 1933 la famiglia di Barbara si trasferì in Olanda, ad Amsterdam, dove fece amicizia con Anna Frank e la sua famiglia. Poi, nel 1940, i Tedeschi invasero l'Olanda. Attraverso il suo ragazzo, che aveva contatti con la Resistenza, Barbara riuscì ad ottenere documenti falsi per se stessa; sua madre, suo padre e sua sorella vennero invece deportati prima nel campo di Westerbork e poi ad Auschwitz. Barbara sopravvisse grazie ai documenti contraffatti e lavorò per la Resistenza aiutando gli Ebrei a…

    Barbara Ledermann Rodbell  descrive come ottenne i suoi primi documenti falsi
  • Barbara Marton Farkas descrive la marcia della morte dal campo di Gross-Rosen, in Germania

    Testimonianze Orali

    Barbara nacque nella provincia di Arad, nella Transilvania del Nord, in Romania. Da bambina frequentò regolarmente la scuola, fino a quando l'esercito ungherese non occupò la zona, nel 1940, e non le fu quindi proibito continuare a studiare. Dopo l'occupazione dell'Ungheria da parte dei Tedeschi, nel 1944, la discriminazione contro gli Ebrei si intensificò. Barbara e gli altri membri della sua famiglia vennero obbligati a trasferirsi nel ghetto di Oradea, dove lei lavorò nell'ospedale fino a quando…

    Barbara Marton Farkas descrive la marcia della morte dal campo di Gross-Rosen, in Germania
  • Bart Stern descrive come riuscì a sopravvivere ad Auschwitz fino alla liberazione del campo

    Testimonianze Orali

    A seguito dell'invasione dell'Ungheria da parte dei Tedeschi, avvenuta nel marzo del 1944, Bart venne costretto a trasferirsi nel ghetto istituito nella sua città. Dal maggio al luglio 1944, i Tedeschi deportarono gli Ebrei ungheresi nel campo di sterminio di Auschwitz, nella Polonia occupata. Bart venne deportato ad Auschwitz su un vagone bestiame e fu poi destinato ai lavori forzati in una miniera di carbone. Di fronte all'avanzare dell'esercito sovietico verso il campo di concentramento, nel gennaio…

    Bart Stern descrive come riuscì a sopravvivere ad Auschwitz fino alla liberazione del campo
  • Bella Jakubowicz Tovey descrive le condizioni di vita a Bergen-Belsen

    Testimonianze Orali

    Bella era la maggiore di quattro figli nati da genitori ebrei di Sosnowiec. Suo padre possedeva una fabbrica di prodotti lavorati a maglia. Dopo l'invasione della Polonia da parte dei Tedeschi, questi ultimi si impadronirono della fabbrica. I mobili della famiglia invece furono dati a una donna tedesca. Nel 1941 Bella fu mandata a lavorare in una fabbrica nel ghetto di Sosnowiec. Alla fine del 1942 la famiglia fu deportata nel ghetto di Bedzin. Nel 1943 Bella fu deportata a Graeben, un sottocampo di…

    Bella Jakubowicz Tovey descrive le condizioni di vita a Bergen-Belsen
  • Bella Jakubowicz Tovey descrive i commenti antisemiti che dovette subire durante la marcia forzata verso il campo di Graeben

    Testimonianze Orali

    Bella era la maggiore di quattro figli nati da genitori ebrei di Sosnowiec. Suo padre possedeva una fabbrica di prodotti lavorati a maglia. Dopo l'invasione della Polonia da parte dei Tedeschi, questi ultimi si impadronirono della fabbrica. I mobili della famiglia invece furono dati a una donna tedesca. Nel 1941 Bella fu mandata a lavorare in una fabbrica nel ghetto di Sosnowiec. Alla fine del 1942 la famiglia fu deportata nel ghetto di Bedzin. Nel 1943 Bella fu deportata a Graeben, un sottocampo di…

    Bella Jakubowicz Tovey descrive i commenti antisemiti che dovette subire durante la marcia forzata verso il campo di Graeben
  • Bella Jakubowicz Tovey descrive l'incontro tra suo padre e il leader del Consiglio Ebraico (Judenrat) di Sosnowiec

    Testimonianze Orali

    Bella era la maggiore di quattro figli nati da genitori ebrei di Sosnowiec. Suo padre possedeva una fabbrica di prodotti lavorati a maglia. Dopo l'invasione della Polonia da parte dei Tedeschi, questi ultimi si impadronirono della fabbrica. I mobili della famiglia invece furono dati a una donna tedesca. Nel 1941 Bella fu mandata a lavorare in una fabbrica nel ghetto di Sosnowiec. Alla fine del 1942 la famiglia fu deportata nel ghetto di Bedzin. Nel 1943 Bella fu deportata a Graeben, un sottocampo di…

    Tag: I ghetti
    Bella Jakubowicz Tovey descrive l'incontro tra suo padre e il leader del Consiglio Ebraico (Judenrat) di Sosnowiec
  • Bella Jakubowicz Tovey descrive la confisca dei beni della sua famiglia

    Testimonianze Orali

    Bella era la maggiore di quattro figli nati da genitori ebrei di Sosnowiec. Suo padre possedeva una fabbrica di prodotti lavorati a maglia. Dopo l'invasione della Polonia da parte dei Tedeschi, questi ultimi si impadronirono della fabbrica. I mobili della famiglia invece furono dati a una donna tedesca. Nel 1941 Bella fu mandata a lavorare in una fabbrica nel ghetto di Sosnowiec. Alla fine del 1942 la famiglia fu deportata nel ghetto di Bedzin. Nel 1943 Bella fu deportata a Graeben, un sottocampo di…

    Bella Jakubowicz Tovey descrive la confisca dei beni della sua famiglia
  • Bella Jakubowicz Tovey descrive la visita da parte di un soldato inglese, mentre si trovava in ospedale a Bergen-Belsen, dopo la liberazione

    Testimonianze Orali

    Bella era la maggiore di quattro figli nati da genitori ebrei di Sosnowiec. Suo padre possedeva una fabbrica di prodotti lavorati a maglia. Dopo l'invasione della Polonia da parte dei Tedeschi, questi ultimi si impadronirono della fabbrica. I mobili della famiglia invece furono dati a una donna tedesca. Nel 1941 Bella fu mandata a lavorare in una fabbrica nel ghetto di Sosnowiec. Alla fine del 1942 la famiglia fu deportata nel ghetto di Bedzin. Nel 1943 Bella fu deportata a Graeben, un sottocampo di…

    Bella Jakubowicz Tovey descrive la visita da parte di un soldato inglese, mentre si trovava in ospedale a Bergen-Belsen, dopo la liberazione
  • Benjamin (Ben) Meed descrive Varsavia dopo l'occupazione tedesca, nel 1939, e i primi episodi di antisemitismo 

    Testimonianze Orali

    Ben era uno dei quattro figli di una famiglia ebrea molto religiosa. La Germania invase la Polonia il 1° settembre 1939 e dopo che i Tedeschi ebbero occupato Varsavia, Ben decise di scappare nella parte orientale del paese, in quel momento occupata dai Sovietici. Tuttavia, dopo poco tempo, Ben ritornò dalla sua famiglia, che viveva allora nel ghetto di Varsavia. Quando venne assegnato a un distaccamento di lavoro fuori dal ghetto, egli cominciò ad aiutare gli altri abitanti a fuggire dal quartiere; tra…

    Benjamin (Ben) Meed descrive Varsavia dopo l'occupazione tedesca, nel 1939, e i primi episodi di antisemitismo 
  • Benjamin (Ben) Meed descrive il rogo del ghetto di Varsavia, durante la rivolta del 1943

    Testimonianze Orali

    Ben era uno dei quattro figli di una famiglia ebrea molto religiosa. La Germania invase la Polonia il 1° settembre 1939 e dopo che i Tedeschi ebbero occupato Varsavia, Ben decise di scappare nella parte orientale del paese, in quel momento occupata dai Sovietici. Tuttavia, dopo poco tempo, Ben ritornò dalla sua famiglia, che viveva allora nel ghetto di Varsavia. Quando venne assegnato a un distaccamento di lavoro fuori dal ghetto, egli cominciò ad aiutare gli altri abitanti a fuggire dal quartiere; tra…

    Benjamin (Ben) Meed descrive il rogo del ghetto di Varsavia, durante la rivolta del 1943
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive come venivano raccolte le prove delle marce della morte

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Benjamin (Beryl) Ferencz  descrive come venivano raccolte le prove delle marce della morte
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive le prime indagini sui crimini di guerra

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive le prime indagini sui crimini di guerra
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive come otteneva le testimonianze mentre raccoglieva le prove dei crimini di guerra

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive come otteneva le testimonianze mentre raccoglieva le prove dei crimini di guerra
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive come venne coinvolto nella preparazione dei Processi Secondari di Norimberga

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive come venne coinvolto nella preparazione dei Processi Secondari di Norimberga
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive la raccolta di prove contro gli imputati di crimini di guerra

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive la raccolta di prove contro gli imputati di crimini di guerra
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive i preparativi ai processi di fronte ai tribunali militari

    Testimonianze Orali

    Ben era nato in un paesino nei Carpazi, in Transilvania, una regione della Romania. Quando era ancora molto piccolo, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti, dove più tardi Ben studiò diritto penale all'università di Harvard, laureandosi nel 1943. Subito dopo la laurea egli si arruolò in un battaglione di artiglieria antiaerea che si stava addestrando per l'invasione alleata dell'Europa occidentale. Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò in Europa, Ben venne trasferito nel dipartimento…

    Tag: Dachau
    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive i preparativi ai processi di fronte ai tribunali militari
  • Benjamin (Beryl) Ferencz descrive le prove raccolte nel campo di Mauthausen

    Testimonianze Orali

    Ben nacque in un piccolo villaggio dei Carpazi, in Transilvania, Romania. Quando era bambino, la sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti. Ben poi frequentò l’Università di Harvard, dove studiò diritto penale. Nel 1943, si laureò in legge. Si arruolò poi in un battaglione di artiglieria antiaerea degli Stati Uniti che si stava addestrando per l'invasione dell'Europa occidentale da parte degli Alleati. Alla fine della Seconda Guerra mondiale in Europa, Ben fu trasferito alla Sezione Investigativa…

    Benjamin (Beryl) Ferencz descrive le prove raccolte nel campo di Mauthausen
  • Blanka Rothschild descrive il ruolo delle amicizie e della condivisione nella sopravvivenza nel ghetto di Lodz

    Testimonianze Orali

    Blanka era l'unica figlia di una famiglia molto unita che risiedeva a Lodz, in Polonia. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1937, e dopo l'invasione tedesca della Polonia, Blanka e sua madre rimasero a Lodz con la nonna di Blanka, che non era più in grado di viaggiare. Nel 1940, insieme ad altri parenti, furono poi obbligati a trasferirsi nel ghetto della città. Lì, Blanka lavorò prima in una panetteria e poi, con sua madre, in uno degli ospedali del ghetto, dove le due donne rimasero fino agli…

    Blanka Rothschild descrive il ruolo delle amicizie e della condivisione nella sopravvivenza nel ghetto di Lodz
  • Blanka Rothschild descrive le deportazioni dal ghetto di Lodz

    Testimonianze Orali

    Blanka era l'unica figlia di una famiglia molto unita che risiedeva a Lodz, in Polonia. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1937, e dopo l'invasione tedesca della Polonia, Blanka e sua madre rimasero a Lodz con la nonna di Blanka, che non era più in grado di viaggiare. Nel 1940, insieme ad altri parenti, furono poi obbligati a trasferirsi nel ghetto della città. Lì, Blanka lavorò prima in una panetteria e poi, con sua madre, in uno degli ospedali del ghetto, dove le due donne rimasero fino agli…

    Blanka Rothschild descrive le deportazioni dal ghetto di Lodz
  • Blanka Rothschild descrive l'arrivo al campo di concentramento di Ravensbrueck

    Testimonianze Orali

    Blanka era l'unica figlia di una famiglia molto unita che risiedeva a Lodz, in Polonia. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1937, e dopo l'invasione tedesca della Polonia, Blanka e sua madre rimasero a Lodz con la nonna di Blanka, che non era più in grado di viaggiare. Nel 1940, insieme ad altri parenti, furono poi obbligati a trasferirsi nel ghetto della città. Lì, Blanka lavorò prima in una panetteria e poi, con sua madre, in uno degli ospedali del ghetto, dove le due donne rimasero fino agli…

    Blanka Rothschild descrive l'arrivo al campo di concentramento di Ravensbrueck
  • Boleslaw Brodecki descrive le impiccagioni nel campo di lavoro e il loro impatto sugli altri prigionieri

    Testimonianze Orali

    Boleslaw e sua sorella maggiore crebbero in un quartiere ebraico di Varsavia. I Tedeschi attaccarono la capitale polacca nel settembre del 1939. Il padre di Boleslaw non voleva lasciare alcuni dei suoi parenti, che erano malati, così Boleslaw e sua sorella scapparono da soli, in treno, verso il confine sovietico. I Tedeschi invasero l'Unione Sovietica nel 1941 e nel 1942 Boleslaw fu imprigionato in un campo destinato ai lavori forzati. Fu poi deportato nel ghetto di Theresienstadt dove venne liberato…

    Boleslaw Brodecki descrive le impiccagioni nel campo di lavoro e il loro impatto sugli altri prigionieri
  • Brigitte Friedmann Altman descrive un rastrellamento di bambini nel ghetto di Kovno, nel marzo del 1944

    Testimonianze Orali

    Quando la Seconda Guerra Mondiale ebbe inizio, nel 1939, Brigitte e la sua famiglia si trasferirono a Kovno, sperando di poter poi ottenere i visti e i documenti necessari per emigrare in Nord America. Nel luglio del 1941, dopo che i Tedeschi ebbero occupato la Lituania, Brigitte e la sua famigia furono obbligati a trasferirsi nel ghetto della città. La famiglia di Brigitte sopravvisse a quella che fu chiamata "Grande Azione", tuttavia sua madre morì a causa di una malattia, mentre ancora si trovavano…

    Tag: I ghetti
    Brigitte Friedmann Altman  descrive un rastrellamento di bambini nel ghetto di Kovno, nel marzo del 1944
  • Cecilie Klein-Pollack descrive l'arrivo ad Auschwitz

    Testimonianze Orali

    Cecilie era la più piccola di sei figli di una famiglia ebrea molto religiosa della media borghesia. Nel 1939 l'Ungheria occupò la zona della Cecoslovacchia dove viveva Cecilie e diversi membri della sua famiglia vennero imprigionati. Nel 1944 i Tedeschi occuparono a loro volta l'Ungheria e Cecilie e la sua famigia prima furono costretti a trasferirsi nel ghetto di Huszt, poi vennero deportati ad Auschwitz. Cecilie e sua sorella vennero scelte per i lavori forzati mentre il resto della famiglia fu…

    Tag: Auschwitz
    Cecilie Klein-Pollack descrive l'arrivo ad Auschwitz
  • Cecilie Klein-Pollack descrive la deportazione da Huszt

    Testimonianze Orali

    Cecilie era la minore di sei figli di una famiglia ebrea osservante e appartenente alla media borghesia. Nel 1939, l'Ungheria occupò la zona della Ceslovacchia dove viveva Cecilie e alcuni membri della sua famiglia vennero imprigionati. Poi, nel 1944, quando i Tedeschi occuparono il paese, Cecilie e la sua famiglia prima furono obbligati a trasferirsi nel ghetto di Huszt e poi vennero deportati a Auschwitz. Cecilie e sua sorella vennero selezionate per i lavori forzati, mentre gli altri famigliari, appena…

    Cecilie Klein-Pollack descrive la deportazione da Huszt

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